Addio lunghe code in Questura: il passaporto a Padova arriverà in Posta, anche a domicilio
È in fase di sperimentazione la richiesta del passaporto presso gli uffici postali con lo scopo di smaltire il processo e garantire al cittadino un servizio diretto nei Comuni con meno di 15mila abitanti
La burocrazia e le pratiche che di norma appartengono alla Questura si fanno sempre più vicine al centro delle comunità cittadine con l’arrivo della richiesta e rinnovo passaporti direttamente negli uffici postali dei Comuni al di sotto dei 15mila abitanti. Il progetto ha già preso avvio in Emilia Romagna in via sperimentale, mentre per il Veneto è atteso per quest’estate a partire dalla provincia di Padova.
All'interno del Progetto Polis
A inizio marzo 2024, la novità che ha coinvolto la provincia di Bologna, nello specifico il Comune di San Pietro in Casale e Toscanella (frazione di Dozza), e con l’obiettivo di estenderla a tutto il territorio nazionale, è stata presentata all’Ufficio Postale di piazza San Silvestro a Roma alla presenza del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, della Presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere, dell’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, e del Direttore Generale, Giuseppe Lasco.
“Grazie alla collaborazione con Poste Italiane, e alla sua capillare rete di uffici sul territorio, stiamo progressivamente spostando il baricentro delle attività del Viminale per renderlo sempre più vicino alle esigenze dei cittadini - ha sottolineato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi - Oggi prende avvio la sperimentazione di un progetto che, a regime, renderà possibile, nei piccoli Comuni, richiedere o rinnovare il passaporto direttamente negli uffici postali: una importante novità sulla strada della semplificazione dei canali di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. Un segnale di attenzione verso le comunità di quei piccoli centri abitati che rappresentano la spina dorsale del nostro Paese”.
Il progetto Polis mira a snellire gli ingorghi, i ritardi e le lunghe code a cui spesso i cittadini sono costretti per il rilascio del passaporto: lanciato a gennaio dello scorso anno, il progetto avvicina gli uffici postali al mondo dei servizi digitali, uno Sportello unico per rendere semplice e veloce l'accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, compresa la richiesta del passaporto.
A chi è rivolto
Grazie alla Convenzione firmata tra Poste italiane, Ministero dell’Interno e Ministero delle imprese e del made in Italy, 7.000 Comuni italiani al di sotto di 15mila abitanti saranno protagonisti di un progetto finanziato con risorse del piano complementare al PNNR (Dl 59/2021) da 800 milioni di euro e per circa 400 milioni a carico di Poste Italiane.
Il servizio è valido per i cittadini residenti o domiciliati nei Comuni inclusi nel Progetto Polis, i quali potranno aprire la pratica di richiesta o rinnovo del passaporto presentando la documentazione direttamente allo sportello dell’ufficio postale, senza doversi recare in Questura, con la possibilità di ricevere il documento di viaggio anche presso il domicilio.
“Al Ministro dell’Interno va il ringraziamento di Poste Italiane per la collaborazione che ci ha permesso di ottenere un obiettivo così importante nel quadro del progetto – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante – Polis procede rispettando con puntualità la tabella di marcia e suscita grande interesse anche in Europa per il suo valore inclusivo e per la capacità di offrire servizi essenziali al cittadino che risiede in piccoli Comuni, mettendolo al pari di chi vive nelle grandi città ed ha facile accesso agli uffici e ai servizi, grazie all’idea innovativa di ufficio postale che funge da sportello unico della pubblica amministrazione”.
Come richiederlo
L’iter per la nuova richiesta del passaporto è molto semplice, basterà recarsi all’ufficio postale più vicino del proprio Comune e consegnare all’operatore:
- un documento di identità valido;
- il codice fiscale;
- due fotografie;
- pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro;
- una marca da bollo da 73,50 euro.
In caso di rinnovo sarà necessario consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica in dotazione agli Uffici Postali Polis, sarà lo stesso operatore a raccogliere le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente.
“Sottolineo l’importanza della collaborazione stabilita negli anni tra Poste Italiane e il Ministero dell’Interno che sta producendo risultati a beneficio dei cittadini in termini di servizi e di sicurezza - ha commentato il Direttore Generale Giuseppe Lasco – L’avvio della sperimentazione per i passaporti è un nuovo passo in avanti del progetto Polis su cui Poste Italiane sta investendo risorse e competenze. Poste Italiane mantiene dunque gli impegni presi, confermando la sua visione di azienda da sempre vicina alle persone e ai territori per contribuire allo sviluppo sociale ed economico del Paese”.
La protesta dei sindacati
Tuttavia, è partita la protesta dai sindacati Cgil in cui si contesterebbe l’introduzione del servizio senza però aumentare il numero delle assunzioni o incrementare la formazione, delegando allo stesso organico i nuovi incarichi. Il rischio è quello che il baricentro delle lunghe attese si sposti semplicemente dalla Questura agli uffici postali, e che il servizio possa intralciare le pratiche tradizionali come fare una raccomandata o ritirare un pacco.