Mentre il caldo si porta via un altro edile, imprenditore padovano viene condannato per una morte del 2024
Mentre il caldo miete altre vittime, il giudice emette condanna per una morte dello scorso anno

L'ondata di calore di questi giorni non è solo un problema per gli anziani ma anche per i lavoratori che, soprattutto nella bella stagione, possono procedere velocemente con i lavori di cantiere: quelli edili soprattutto.
Così, mentre ieri moriva per un colpo di calore un piccolo impresario edile della provincia di Treviso, il 47 enne Brahim Ait El Hajjam, il suo decesso è capitato proprio mentre il problema della tutela dei lavoratori delle imprese che gestiscono cantieri edili in occasione di queste giornate di gran caldo veniva da un lato acuito dalle proteste sindacali che hanno già chiesto lo stop delle attività nelle ore centrali della giornata, e dall'altro era riportato alla generale attenzione dalla pubblicazione di una sentenza proprio per una morte da calore avvenuta tempo addietro.

Il precedente
A Grantorto (PD), il 31 luglio 2024, un operaio 35enne, Costel Mereuta residente in provincia di Verona, era morto a causa di un colpo di calore mentre lavorava in un cantiere ed ora l'imprenditore, Antonio Provenzano, titolare della Pmd Energia Srl di Grantorto, è stato ritenuto colpevole anche per la violazione delle norme sulla sicurezza, come la mancanza di servizi igienici in cantiere e la mancata sospensione dei lavori durante le ore più calde.
Fatalmente è la sorte che accomuna Costel Mereuta a Brahim Ait El Hajjam, morto ieri ovvero la morte di un operaio a causa del caldo in un cantiere a seguito della quale è arrivata la condanna dell'imprenditore per omicidio colposo e violazioni della sicurezza sul lavoro.
Le attese sindacali
"Serve rivedere l'orario di lavoro degli operai, allo scopo di salvaguardarne la salute, per limitare il rischio di gravi colpi di calore".
In Veneto, peraltro, è già previsto un "piano caldo", che porterà a un'ordinanza con misure preventive generali.