Condanna senza appello per le scritte razziste e fasciste trovate sui muri dei bagni della Zilmet di Limena
Scritte oltraggiose a sfondo razziale e di stampo neofascista appesantiscono il clima aziendale e scatenano la protesta sindacale

Non è la prima volta che sui muri dei bagni dello stabilimento di via Colpi a Limena (PD) dell’azienda metalmeccanica Zilmet, ignoti lasciano scritte e simboli inneggianti al fascismo e al nazismo con frasi razziste contro gli stranieri.
Affronti reiterati
I responsabili non sono stati individuati e la direzione aziendale finora ha lasciato correre, senza preoccuparsi del clima presente nello stabilimento e dell’apprensione suscitata da tali gesti nei lavoratori e nelle lavoratrici.
La protesta dell'Anpi
Dalla segreteria provinciale dell'Anpi di Padova, dove si chiedono come mai la Zilmet non abbia preso iniziative, hanno commentato:
“È inquietante il proliferare di messaggi e simboli razzisti e nazisti negli ambienti, privati e pubblici, in cui la comunità studia, lavora, si aggrega. È preoccupante e inaccettabile, perciò denunciamo e denunceremo sempre con forza fatti simili affinché autorità e istituzioni competenti intervengano: i responsabili, seminatori di odio e violenza, non devono sentirsi e restare impuniti. E le associazioni neofasciste vanno sciolte una volta per tutte. Lo affermiamo come Anpi, ma riguarda la reputazione di una società intera, in questo caso di una azienda: razzismo e nazismo sono macchie che sporcano tutti e vanno lavate con decisione".
La solidarietà della Fiom
Anche la Fiom ha ritenuto di esprimere la sua posizione:
“Siamo seriamente impensieriti per quello che sta accadendo all’interno dello stabilimento di Limena, soprattutto perché non è la prima volta che una cosa del genere accade. Come sindacato avevamo già invitato l'azienda ad intervenire per quanto di propria competenza con urgenza anche attraverso sensibilizzazione tra i colleghi affinché queste situazioni non si ripresentassero in futuro. Non possiamo che sollecitare nuovamente la dirigenza ad intervenire e a prendere seriamente la questione".
Dalle segreterie sindacali Cgil
Michele Iandiorio e Gianluca Colombo della Segreteria della Fiom Cgil di Padova hanno rincarato la dose:
"Condanniamo il gesto vigliacco, le parole e i simboli, rinnovando la nostra solidarietà e vicinanza a quanti si siano sentiti mortificati e attaccati da quelle scritte. La nostra è una Repubblica antifascista e certe derive non sono minimamente accettabili”.
A completare la protesta è intervenuto anche Aldo Marturano, Segretario Generale della Cgil Padova:
“E' un episodio inquietante ma che non sorprende chi conosce la storia e sa qual'è sempre stata la posizione dei fascisti nei confronti della Cgil, ossia di chi si oppone allo sfruttamento dei lavoratori e si batte per emanciparli. Queste scritte rivelano anche la profonda paura che provano davanti alla reale possibilità che i referendum superino il quorum: un obiettivo che, se raggiunto, costituirebbe la miglior risposta alla loro storica arroganza e prepotenza”.
La nota di Forza Nuova Padova
In merito alle notizie diffuse su social media, testate cartacee e online riguardanti le scritte razziste apparse sui muri dei bagni dell’azienda Zilmet a Limena, Forza Nuova Padova esprime il proprio assoluto sdegno e la più ferma condanna per tali atti.
Luca Leardini, Coordinatore Regionale Forza Nuova, dichiara: “Siamo profondamente indignati per l’uso improprio del nostro nome in un gesto tanto vile quanto estraneo ai nostri principi. Forza Nuova ha sempre agito alla luce del sole, con iniziative pubbliche e trasparenti. Questi atti anonimi e razzisti non ci rappresentano e offendono la nostra identità. Chiediamo che si faccia chiarezza e che i responsabili siano individuati.”
Diego Perin, Coordinatore Provinciale Forza Nuova Padova, aggiunge: “Condanniamo senza riserve le scritte apparse presso Zilmet, attribuite a un inesistente ‘Comitato Forza Nuova’. Questo gesto non solo è lontano dai nostri valori, ma cerca di screditare il nostro impegno politico. La nostra azione è sempre stata aperta e responsabile, e non possiamo tollerare che il nostro nome venga associato a messaggi di odio.”
Ribadiamo la nostra totale estraneità a queste scritte, attribuite a un sedicente “Comitato Forza Nuova”, che non esiste e non ha alcuna connessione con la nostra organizzazione. Forza Nuova Padova opera esclusivamente in modo pubblico e trasparente, assumendosi la piena responsabilità delle proprie iniziative. Non conosciamo l’autore di questo atto vile e ripudiamo con forza il contenuto razzista espresso, che non rappresenta in alcun modo i nostri valori o le nostre azioni.
Ci dissociamo categoricamente da qualsiasi gesto anonimo che utilizzi il nostro nome per promuovere messaggi di odio o razzismo. Tali atti sono estranei alla nostra linea e ledono gravemente la nostra reputazione. Chiediamo ai mezzi di informazione di dare massima visibilità a questo comunicato per chiarire la nostra posizione e contrastare ogni tentativo di associare il nostro movimento a episodi che condanniamo senza riserve.