Didattica in presenza, il Governatore chiaro: "Le scuole devono riaprire"
Il Presidente della Regione ha espresso la posizione del Veneto sul tema della didattica in presenza.
Chiusura della scuola? Per il Governatore del Veneto Luca Zaia è una sconfitta. E la richiesta del Presidente Zaia è di iniziare a pensare a una riapertura. Ha espresso questa posizione oggi, venerdì 26 marzo 2021, in occasione del consueto bollettino sull’andamento dell’emergenza sanitaria.
L’appello del Governatore Luca Zaia
“Io penso che le scuole debbano essere riaperte – ha spiegato Zaia – Siamo nelle condizioni di farlo: possiamo introdurre tamponi fai da te, o altre attività di tutoraggio. Così possiamo sorvegliare, potrebbe essere uno screening settimanale. Le armi ci sono. Noi lo chiediamo da tempo”.
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La condizione più critica di questa pandemia, secondo Zaia, la vivono davvero i bambini più piccoli, i ragazzini più grandi e quelli che frequentano le superiori.
“Le superiori sono le scuole più martoriate – ha continuato – Questi istituti hanno dovuto sopportare troppi stop & go. La scuola è anche socialità. Questo aspetto sta mancando. La dad non è e non deve essere considerata come un surrogato dell’attività in presenza”.
Secondo Zaia i genitori che protestano per le riaperture, quindi, hanno ragione.
“Noi avremmo già introdotto i tamponi fai da te nelle scuole – ha chiarito – Se avessimo potuto avremmo già aperto le scuole. Ma non è una competenza delle Regioni. “.
Zaia, in questi giorni, oltre ad aver affrontato “l’affaire scuola” ha incontrato anche i referenti degli spettacoli viaggianti.
“Queste persone vivono una vera e propria tragedia – ha continuato – Loro sono stati dimenticati. Questi pagano le tasse, sono famiglie che fanno parte della nostra identità. Li ho incontrati: persone che non lavorano da un anno, eppure così piene di dignità. La vicinanza va anche alla loro economia”.
Il bollettino quotidiano
3766478 test rapidi, 4466174 tamponi molecolari. Positivi nelle ultime 24 ore 2095, per un incidenza pari al 4,91 sul totale dei tamponi. Positivi ad oggi 38mila 749 un dato che segna un calo grazie ad un numero elevato di negativizzazioni. 2082 persone negli ospedali, meno 10 rispetto a ieri: 275 in terapia intensiva, meno due, 1807 (meno 8) in area non critica. 287 persone sono in terapie intensiva non Covid. 26 decessi. 17607 dimessi.
“Tutte le mattine io e l’assessore Lanzarin parliamo con i direttori sanitari delle Ulss per fare il punto della situazione vaccini – ha dichiarato – E’ quasi pronto il portale ed è semplicissimo. Abbiamo chiesto che ci sia informazione sempre più estesa. Domani ulteriore impennata dei vaccini somministrati, sfioriamo i 30mila. 1300 persone schierate, anche se ci sono disagi la macchina sta ingranando”.
Tutti gli accompagnatori famigliari over 65 di over 80 regolarmente in lista per fare il vaccino riceveranno una dose di siero. In casi estremi di ingorgo, torneranno a casa con appuntamento per fare vaccino.
“Medici si sono offerti gratis di vaccinare fuori orario lavoro – ha proseguito – Abbiamo chiesto alle Ulss di coinvolgere quante più persone possibile, a qualsiasi titolo. Anche i giovani, per fare accettazione, per compilare, c’è bisogno di aiuto di tutti, abbiamo le coperture assicurative”.