I Carabinieri della Stazione di San Martino di Lupari hanno eseguito un allontanamento d’urgenza dalla casa familiare nei confronti di un 40enne, residente nell’Alta Padovana e già noto alle forze dell’ordine. Il provvedimento è stato adottato in relazione a un episodio di violenza domestica avvenuto nel primo pomeriggio di domenica scorsa, 14 dicembre 2025 (in copertina: immagine di repertorio).
L’allarme al 112
Come riferito dalla nota diffusa mercoledì 17 dicembre 2025 dai Carabinieri alla stampa, tramite i loro canali ufficiali, a dare l’allarme è stato il fratello della vittima, che ha contattato il numero unico di emergenza 112 segnalando l’aggressione subita dalla sorella all’interno dell’abitazione. La donna, per mettersi in salvo, si era rifugiata con il figlio minore nella casa dei genitori, situata accanto a quella familiare.
L’aggressione in casa
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 40enne sarebbe rientrato a casa dopo aver trascorso la mattinata fuori e avrebbe preteso con insistenza del denaro dalla compagna, unica fonte di reddito della famiglia. Al rifiuto della donna, l’avrebbe afferrata violentemente al collo, tentando di strangolarla, il tutto alla presenza del figlio minore.
La fuga e i soccorsi
La vittima è riuscita a divincolarsi e a fuggire, trovando riparo dai genitori. I Carabinieri, già impegnati in un servizio di controllo del territorio e allertati dalla Centrale Operativa della Compagnia di Cittadella, hanno raggiunto rapidamente il luogo individuando e bloccando il presunto aggressore nel cortile esterno dell’abitazione.
La donna, con evidenti segni di violenza al collo, è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata all’Ospedale di Cittadella per le cure necessarie.
Allontanato
Informata la Procura della Repubblica di Padova, i militari hanno proceduto all’allontanamento d’urgenza del 40enne dalla casa familiare, ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, dei reati di lesioni personali e minaccia ai danni della compagna convivente.
Nel corso dell’udienza di convalida, svoltasi nella mattinata di martedì 16 dicembre 2025, il giudice ha confermato la misura adottata, disponendo l’allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento alla persona offesa e il divieto di dimora nel comune di residenza della vittima.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Come previsto dalla legge, l’indagato deve considerarsi non colpevole fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.