Fatos Cenaj – 58enne guardia carceraria di origine albanese, pensionato e residente nell’Alta Padovana – trovato morto lo scorso 8 giugno 2025 a Fontaniva, lungo una strada di campagna, lì per lì senza sapere che la causa potesse essere stato un colpo di pistola, sarebbe stato ucciso da un vicino di casa sul quale si erano concentrate le indagini.
Il tale, di 45 anni e residente nel luogo, infatti, già indagato, ora è il destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Padova.
L’ordinanza, per omicidio aggravato, è stata eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Padova.
Le laboriose indagini
L’8 giugno 2025, nelle campagne di Fontaniva, Fatos Cenaj era stato trovato lungo la strada, disarcionato dal suo velocipede, nel tratto di strada che dalla sua abitazione conduce a un maneggio dove svolgeva lavori saltuari.
Se lì sul posto poteva anche sembrare un banale incidente, in ospedale si scoprirono i segni di un’arma da fuoco.
L0 scenario, evidentemente, doveva essere esaminato da ogni minimo punto di vista e così è stato fatto mentre gli organi di informazione davano ciascuno quei pezzi di notizia che potevano scampare al riserbo delle indagini.
Anche noi ne abbiamo fatto oggetto di cronaca: vedi ad esempio QUI, QUI, o QUI.
La novità
Il 13 dicembre 2025, quando ormai vi erano molte indiscrezioni in tal senso, i Carabinieri del Comando Provinciale di Padova hanno messo in galera il 45enne del luogo, da tempo inquadrato e indagato per omicidio.
Il percorso investigativo
Alla decisione presa dalla Procura della Repubblica di Padova, hanno contribuito le indagini del Reparto Operativo della Compagnia di Cittadella, sostanziate dalle indagini scientifiche condotte dal Ris di Parma.
Utili a chiarire chi fosse l’autore dell’omicidio, sarebbe stato proprio il lavoro del RIS, confermando le tante ipotesi emerse durante le indagini condotte su uno dei più gravi delitti che si ricordino in provincia di Padova.
Utili, ancora, sono state le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza attive in tutta la zona e di i litigi da più parte riferiti, che avvenivano tra vittima ed omicida, fino a quando l’ex agente carcerario, lo scorso 8 giugno, non fu trovato, colpito da un colpo di pistola in testa, in una strada tra i campi di Fontaniva.
Ad archiviare ogni altra ipotesi, ora è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di del 45enne, accusato del reato di omicidio aggravato, per aver ucciso il Cenaj con una pistola acquistata addirittura online, pezzo dopo pezzo, ed assemblata per commettere l’omicidio.