La storia di Malcolm, dj svedese deceduto nel 2021 per covid prima di poter ricongiungersi con il figlio, con l’aiuto di “Chi l’ha visto?” ha avuto il suo lieto fine: Marco ha incontrato Mona, la vedova, a Padova dopo una ricerca che sembrava senza speranza.
La ricerca del programma
Ai microfoni di “Chi l’ha visto?“, Marco aveva dichiarato:
“È una storia che parte dal 1958 e io ovviamente avevo dimenticato tutto”.
Infatti, come ha spiegato successivamente, la madre non lo ha mai fatto sentire solo e non gli ha mai fatto pesare la mancanza di un padre. Per questo motivo Marco non si era mai posto il problema di chi fosse, finché non ha ricevuto una lettera anonima di una persona che aveva visto la puntata dell’appello di Mona.

Come ha spiegato la vedova:
“Malcolm non era un uomo che parlava delle sue emozioni, di quello che provava, ma sono sicura che lui ci stesse pensando da tempo. Alla fine mi ha detto: ‘Per favore, Mona, mi aiuti a cercare mio figlio?’. Due settimane dopo si è ammalato e tre settimane dopo se n’è andato”.
Come ha sottolineato successivamente, lui non aveva certezze di dove si potesse trovare Marco perché non lo aveva mai provato a cercare.

L’incontro tra Mona e Marco
Grazie al programma, e a una sua vicina italiana che gliel’ha consigliato, ora Marco è riuscito a incontrare Mona, che è atterrata in Italia con un volo da Stoccolma accompagnata dalla nipote. I due si sono incontrati a Padova, seguiti dalla troupe televisiva che ha filmato il ricongiungimento toccante.
In particolare, come possiamo vedere nelle riprese, Mona si è emozionata appena Marco ha varcato la porta. Nonostante un po’ di difficoltà nella comunicazione, le intenzioni d’affetto sono state subito chiare. Infatti, la vedova ha portato dei pensieri per il figlio perduto, tra cui una foto di Malcolm.

Marco ha anche spiegato che fino a qualche decade fa aveva un piccolo vocabolario in cui c’era il nome del padre e un indirizzo ed era l’unico indizio che possedeva, ma traslocando lo ha perso.
Mona non aveva ancora concluso con i regali, visto che gli ha consegnato anche una foto di lui da piccolo in braccio a sua mamma. Con l’emozione che stava prendendo il sopravvento, Marco ha spiegato che era proprio la maglietta che si ricordava di sua madre, ma che ormai era scomparsa dalla sua memoria.

Marco ha voluto evidenziare che non c’è nessun risentimento nei confronti del padre, nonostante la sua assenza e ha accettato altri incontri con Mona, che gli ha spiegato:
“Voglio proteggerti come avrebbe fatto tua madre“.