A Padova torna la polemica sul conferimento del Sigillo della città a Francesca Albanese, relatrice Onu sui territori palestinesi occupati. La maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco Sergio Giordani appare nuovamente divisa.
Sigillo della città a Francesca Albanese, a Padova il centrosinistra si divide
La maggioranza che sostiene il sindaco Sergio Giordani torna a dividersi dopo le polemiche suscitate dalle recenti dichiarazioni della giurista, comprese quelle sull’assalto alla sede del quotidiano La Stampa a Torino da parte di manifestanti ProPal. Commentando l’episodio, Albanese aveva affermato:
“Condanno la violenza, ma spero che questo possa essere un monito affinché i giornalisti ricomincino a fare il loro lavoro”, frase giudicata da alcuni esponenti politici inaccettabile.
Visto che le mie parole sono state ANCORA UNA VOLTA travisate, chiarisco quanto GIÀ DETTO: condanno fermamente l’aggressione alla redazione de @LaStampa, a cui ho già espresso la + sentita solidarietà.
La critica ai giornali è sacrosanta – ma non può mai trasformarsi in violenza. https://t.co/FcqsCnRP7J— Francesca Albanese, UN Special Rapporteur oPt (@FranceskAlbs) November 29, 2025
Da una parte, le consigliere di Coalizione civica, Marta Nalin e Chiara Gallani, insistono per procedere quanto prima con la cerimonia, ricordando che il consiglio comunale, il 20 luglio, aveva approvato all’unanimità la mozione che proponeva l’onorificenza per l’impegno della relatrice Onu nella difesa dei diritti umani in Palestina.
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Marta Nalin
Chiara Gallani
Dall’altra, il consigliere del Pd Nereo Tiso e, successivamente, il presidente del consiglio comunale Antonio Foresta, ritengono invece che le recenti esternazioni di Albanese siano incompatibili con un riconoscimento istituzionale. Tiso ha infatti ritrattato il voto favorevole di due mesi prima:
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Nereo Tiso
Antonio Foresta
“Non ce la fa! Invoca la libertà e condanna la libertà. Spero che i giornalisti, anche quelli che l’hanno sostenuta, osannata, ovviamente e per fortuna perché nessuno ha impedito loro di farlo, raccolgano le “firme” per assegnarle un premio nobel. Un premio qualsiasi. Ad ogni epoca i fascisti vogliono il silenzio della stampa invocando la libertà. Che pena e che vergogna!”
Le tensioni non nascono solo dall’episodio di Torino. Già a fine settembre, ricevendo il Primo Tricolore a Reggio Emilia, Albanese aveva criticato il sindaco Marco Massari per aver legato il cessate il fuoco a Gaza alla liberazione degli ostaggi israeliani. Pochi giorni dopo, durante una trasmissione su La7, aveva lasciato lo studio dopo un richiamo alla posizione della senatrice Liliana Segre sulla definizione di genocidio.