Per tre giorni hanno terrorizzato passanti, automobilisti e commercianti del centro storico di Monselice. I protagonisti sono tre fratelli, il più piccolo di appena otto anni, che tra sabato 15 e lunedì 17 novembre 2025, hanno trasformato il balcone della loro abitazione in una vera e propria postazione di lancio, scagliando in strada di tutto: vasi, pentole, sacchi pieni di vestiti, sassi, coltelli, un bidone dell’immondizia e persino una bicicletta, precipitata nel vuoto e schiantatasi sulla pavimentazione di piazza Ossicella.

Tre fratellini lanciano oggetti dal balcone
La situazione è degenerata lunedì intorno a mezzogiorno, quando i minori – tutti di origine straniera e rimasti soli in casa durante l’orario scolastico – hanno iniziato a lanciare gli oggetti gridando insulti e frasi aggressive contro i passanti. Decine di testimoni hanno chiamato il 112, chiedendo un intervento immediato delle forze dell’ordine.
Poi aggrediscono i carabinieri
Secondo quanto raccontato dal Gazzettino, all’arrivo dei carabinieri di Monselice e della polizia locale, i fratelli avrebbero reagito con violenza. Alla vista delle uniformi hanno iniziato a urlare “Non toccarmi”, sputando contro i militari e tentando di aizzare un cane di media taglia presente in casa. L’abitazione era già stata devastata: vetri rotti, mobili danneggiati e oggetti sparsi ovunque.
Solo l’intervento congiunto degli operatori, che sono riusciti a portarli in caserma senza l’uso della forza, ha interrotto l’escalation.
Un contesto familiare problematico
Secondo quanto emerso, la famiglia – trasferitasi da poco a Monselice – era già seguita dai servizi sociali del precedente Comune di residenza, dove si sarebbero verificati episodi simili. Ora anche i servizi sociali di Monselice hanno avviato accertamenti e stanno collaborando per ricostruire il quadro complessivo.
I genitori, convocati in caserma nel pomeriggio, rischiano una denuncia per abbandono di minori: secondo gli investigatori, i tre fratelli sarebbero stati lasciati soli in più occasioni, privi di qualsiasi supervisione.
La Procura è stata informata di tutti gli episodi e ha avviato le valutazioni sulle responsabilità genitoriali. La competenza sul caso è del Tribunale per i Minorenni di Venezia, poiché i bambini hanno meno di 14 anni e non sono imputabili penalmente. Le indagini proseguono per accertare eventuali misure di tutela e protezione.
“Una vergogna che non può passare sotto silenzio”
Sull’episodio è intervenuto anche Fabio Conte, esponente di Fratelli d’Italia a Monselice, che ha definito quanto accaduto “una vergogna che non può passare sotto silenzio”. In una nota su Facebook, Conte ha denunciato la gravità della situazione verificatasi in piazza Ossicella, parlando di “episodio inaccettabile, in un mercato pieno di famiglie e bambini” e sottolineando come solo il caso abbia evitato una tragedia.
Conte ha espresso apprezzamento per l’intervento immediato di Polizia Locale e Carabinieri, ma ha posto una serie di domande all’amministrazione:
“Da quanto tempo andava avanti questa situazione? Chi ha ignorato le segnalazioni dei giorni scorsi? Perché nessuno è intervenuto prima?”.
Il referente di FdI ha insistito sul tema del rispetto delle regole e della responsabilità genitoriale:
“Se qualcuno non è in grado di far rispettare le regole ai propri figli, allora devono intervenire le istituzioni”.
Infine, ha invitato il Comune a fornire risposte chiare e misure concrete:
“Monselice non può essere ostaggio di comportamenti pericolosi. La sicurezza non si garantisce a parole, ma con i fatti. I cittadini meritano risposte, subito”.