A due anni dal femminicidio di Giulia Cecchettin, uccisa l’11 novembre 2023 e ritrovata senza vita sulle rive del lago di Barcis in provincia di Pordenone, Studenti Per Udu Padova e Rete degli Studenti Medi di Padova organizzano un momento pubblico di ricordo e riflessione.

Un minuto di rumore per ricordare Giulia Cecchettin
L’appuntamento è fissato per martedì 11 novembre 2025 alle 17 in Piazza Portello, dove studenti e cittadine e cittadini si ritroveranno per un “minuto di rumore”, un gesto simbolico dedicato “a Giulia e a tutte” le vittime di violenza di genere.

“Sono passati due anni dal femminicidio di Giulia Cecchettin, due anni dopo la notizia che ha scosso la nostra comunità studentesca e l’Italia intera.
La nostra rabbia non si è fermata, come non si è fermata la conta delle donne uccise dopo Giulia per le mani di uomini. Siamo arrabbiate e lo saremo ad ogni notizia di ogni donna uccisa. Per Giulia e per tutte continueremo a fare rumore”, scrivono gli studenti su Facebook.
Da quella tragica giornata del 2023, la storia di Giulia è diventata un simbolo di consapevolezza collettiva e di richiesta di cambiamento. In tutta Italia, in questi due anni, si sono moltiplicate le iniziative per promuovere la cultura del rispetto e contrastare la violenza maschile contro le donne. Ma i dati continuano a raccontare un’emergenza: oltre mille donne uccise dal partner o ex partner negli ultimi dieci anni, una media di cento ogni anno; 600 solo negli ultimi quattro.
Zaia: L’abbraccio del Veneto a papà Gino”
In occasione del tragico anniversario, anche il Presidente Zaia ha condiviso un ricordo di Giulia sui social:
“A distanza di due anni, il dolore è vivo ed è uno stato d’animo che si fa ancora più acuto ogni volta che la cronaca ci mette di fronte a un nuovo caso di femminicidio. L’orrenda dinamica della morte di Giulia Cecchettin ha segnato la vita stessa della nostra comunità come pochi altri, ha tracciato una linea di demarcazione nella consapevolezza sociale oltre la quale nessuno, di fronte a certe situazioni, può più far finta di non vedere, di non sapere.

Grazie a Gino Cecchettin, padre di Giulia, è nata la Fondazione Giulia Cecchettin che ha tra i suoi propositi il potenziamento del ruolo educativo della scuola e delle famiglie. Un nuovo passo a livello culturale può solo venire con l’impegno di tutti, e questo è un dovere che abbiamo nei confronti di Giulia e alle tante come lei.
In questo anniversario rinnovo l’abbraccio del Veneto a papà Gino, alla sorella e al fratello. Anche oggi sono al loro fianco”.
Anche la Uil Veneto ha voluto lanciare un messaggio di riflessione.
“Non dobbiamo abituarci a notizie come questa”, ha dichiarato il segretario generale Roberto Toigo. “La violenza va combattuta alla radice, partendo dalla famiglia, che è il primo luogo dove si impara il rispetto dell’altro. La scuola è fondamentale, ma il cambiamento deve nascere nel quotidiano, negli esempi e nei gesti di ogni giorno”.
Secondo i dati del servizio Mobbing e Stalking della Uil, il 2025 ha già registrato 65 femminicidi in Italia. In Veneto, tra il 1999 e il 2023, sono stati 60 gli omicidi di donne uccise da uomini con cui avevano legami affettivi, un numero in aumento negli ultimi anni.
Toigo ha infine espresso gratitudine al padre di Giulia, ricordando il lavoro della Fondazione Cecchettin nel promuovere rispetto, consapevolezza e educazione sentimentale tra i giovani:
“Con il suo impegno – ha detto – ci sentiamo tutti più motivati a fare di più e meglio”.