La Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Padova (in copertina: immagine di repertorio), nella mattinata di martedì 28 ottobre 2025, ha dato esecuzione al provvedimento del Questore Marco Odorisio, con il quale è stata disposta la sospensione per 30 giorni della licenza di somministrazione di alimenti e bevande a un bar in zona Mortise (ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S.).
Base per lo spaccio
Il provvedimento trae origine da una complessa attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile della Questura, coordinata dalla Procura della Repubblica di Padova, che nel pomeriggio dello scorso 20 ottobre 2025 ha portato all’arresto di un cittadino tunisino, colto sul fatto mentre cedeva una dose di eroina ad un acquirente italiano proprio davanti all’ingresso del locale. Lo spacciatore, subito dopo, si era introdotto all’interno del bar, dove è stato tratto in arresto dai poliziotti.
Le indagini successive hanno accertato che il bar in questione costituiva un punto di riferimento per tossicodipendenti che volevano acquistare stupefacenti. Nel tempo, infatti, aveva iniziato a circolare la voce che il locale fosse un luogo sicuro per comprare la droga.
Gli agenti, attraverso mirati servizi di osservazione e pedinamento, hanno inoltre documentato i continui spostamenti del pusher tra la propria abitazione – dove deteneva un rilevante quantitativo di droga – e il bar in questione, distante poche decine di metri. La successiva perquisizione domiciliare ha infatti portato al sequestro di oltre 50 grammi tra eroina e cocaina, destinate allo spaccio.
Una rissa a maggio
A delineare ulteriormente il contesto di diffusa illegalità e pericolosità sociale, vi sono anche precedenti episodi.
In particolare, il 17 maggio scorso, un equipaggio della Squadra Volante era intervenuto per una lite tra avventori scoppiata all’interno del locale, durante la quale una dipendente del bar, anziché richiedere immediatamente l’intervento delle forze dell’ordine, aveva tentato di sedare la rissa spruzzando spray al peperoncino contro uno dei contendenti.
I numerosi controlli effettuati hanno confermato che il locale è abitualmente frequentato da persone con precedenti penali e di polizia, in particolare per reati in materia di stupefacenti, contro la persona e contro il patrimonio, nonché per abuso di sostanze alcoliche.
Le modalità di gestione del locale, unite alla presenza di soggetti socialmente pericolosi, hanno indotto l’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza a ritenere il bar fonte di grave turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Sospeso 30 giorni
Il Questore, valutata la complessiva situazione, la gravità dei fatti occorsi e la necessità di interrompere il contesto di illegalità attorno al locale, ha ritenuto di emettere immediatamente la sanzione della sospensione della licenza per 30 giorni dell’esercizio pubblico.
