Nella giornata di ieri, giovedì 16 ottobre 2025, si sono tenuti i festeggiamenti per il sessantesimo anniversario della Fondazione Salvatore Maugeri. Le celebrazioni per l’istituzione leader nel campo della ricerca scientifica e della cura si sono tenute anche in Veneto.
L’Eredità del professor Salvatore Maugeri
In particolare, quella di Vigonza è stata la quarta tappa del tour organizzato tra tutte le sedi del gruppo. Infatti, l’appuntamento conclusivo si terrà a Pavia, dove nacque la Fondazione Clinica del Lavoro. Di fatto, tutto iniziò negli anni ’60, quando Salvatore Maugeri iniziò a studiare i lavoratori esposti ai rischi delle cosiddette malattie professionali e all’assistenza specializzata dei lavoratori.
Con le sue ricerche diede vita alla Medicina del Lavoro, che si estende alla Medicina Interna, Nefrologia e all’Oncologia. Inoltre, il professor Salvatore Maugeri diede vita ai precursori degli attuali spin off universitari nel 1965, quando creò la Fondazione Pro Clinica del Lavoro, che dopo la sua morte prese il suo nome.
Con il passare del tempo, si aggiunse anche il figlio, Umberto Maugeri, che continuò il lavoro del padre fino a raggiungere le 25 sedi attuali in tutta la penisola italiana. Nello specifico, sono 18 istituti clinici, di cui 9 IRCCS e 9 Istituti Clinico Scientifici: 6 poliambulatori, 1 Centro Ricerche Ambientali, 1 Centro Antiveleni e Centro Nazionale di Informazione Tossicologica.
La sede di Vigonza fu creata nel 1979, diretta dal professore Vincenzo Cocheo, con l’obiettivo di ridurre e studiare i fattori di rischio per i lavoratori, diventando così il primo centro italiano dedicato ai rischi ambientali e occupazionali. È stato proprio per questo motivo, come ha spiegato Elena Grignani (Direttore del Centro Ricerche Ambientali Maugeri), che fu inventato il radiello:
“Il radiello, in realtà è stato inventato molti anni fa, ma nel tempo ha subito continue evoluzioni per la messa a punto di sempre nuovi substrati per campionare aria senza l’utilizzo di pompe meccaniche. Significa che possiamo utilizzare strumenti molto semplici, che non necessitano di corrente elettrica per il funzionamento, che sono molto leggeri e quindi molto portabili, sia dai lavoratori che lavorano in un’azienda, ma anche per il campionamento in ambiente esterno e che ci permette campionare aria senza utilizzare sistemi di aspirazione.
Vengono utilizzate le caratteristiche delle sostanze organiche volatili che possono essere campionate per le caratteristiche che hanno tramite questi campionatori che, per la loro geometria, consentono il passaggio della sostanza dei substrati che le trattengono”.
Tuttavia, lo stesso dispositivo è stato migliorato nel 2025, dando vita al radiello digit: uno strumento a lettura diretta, complementare al radiello analogico per tipologia di sostanze campionate e modalità di raccolta dei campioni, segnando così un passo in avanti nel monitoraggio ambientale.
Storia, evoluzione e innovazione nel monitoraggio dell’aria
Durante l’evento, hanno preso parte Luca Damiani, Presidente di Fondazione Salvatore Maugeri e Presidente Esecutivo di ICS Maugeri Spa SB, Chiara Maugeri, Vice Presidente Fondazione Salvatore Maugeri e ICS Maugeri Spa SB, Maria Gigliola Rosignoli, Direttore Sanitario Centrale Maugeri, ed Elena Grignani, Direttore del Centro Ricerche Ambientali Maugeri.
La cerimonia è stata aperta dal Presidente della Fondazione, che ha dichiarato:
“Oggi siamo giunti alla quarta tappa del tour che celebra i 60 anni dalla nascita della Fondazione Salvatore Maugeri, con l’obiettivo di trasmettere e perpetrare la cultura e i valori fondanti che l’hanno ispirata e guidata, in primis l’ascolto, l’empatia e la resilienza. Valori che hanno guidato la nostra storia nata con il prof. Salvatore Maugeri, proseguita con i figli Umberto e Aldo e oggi portata avanti dalla nipote Chiara Maugeri. Storia che non ha mai derogato due principi: scienza come bussola da finanziare, sostenere e seguire con rigore e passione, e la centralità del paziente“.

“In tutto quello che facciamo in Maugeri ci sono sfida e ricerca, elementi su cui dobbiamo continuare ad investire anche nell’ambito della medicina del lavoro e dell’igiene ambientale con il Centro Ricerche Ambientali Maugeri di Padova. Questo anche in ottica di prevenzione affinché il lavoratore non diventi paziente”.
Successivamente, è intervenuta Chiara Maugeri che, un po’ commossa, ha detto:
“Desideriamo che la celebrazione dei 60 anni sia un momento in cui, ripercorrendo il passato con orgoglio, si traggono determinazione, ispirazione e impegno per il futuro. Abbiamo il dovere di onorare l’eredità ricevuta, la nostra storia ma anche un pezzo importante di storia della sanità italiana. Oggi a 60 anni il nostro impegno si rinnova, a noi l’onere e l’onore di essere capaci di aggiungere nuove pagine a questa fantastica storia umana”.
Invece, per rallegrare la stanza, è intervenuto il professore Alessandro Peretti, in passato membro del direttivo AIDII (Associazione Italiana degli Igienisti Industriali), che ha voluto ricordare di come sia iniziata la sua avventura. In particolare, ha raccontato di come, nel giro di una settimana, la casa del professor Cocheo si sia trasformata in un vero e proprio laboratorio attrezzato con tutti i macchinari necessari.
“Adesso ci lavorano una ventina di persone [a Vigonza], ma siamo partiti in quattro da un salotto” ha dichiarato scherzando.

Eni for Clean Cooking
Subito dopo ha preso la parola il dottore Simone Morata, Responsabile Globale di Eni, che ha voluto esporre il programma “Eni for Clean Cooking“. Nello specifico, è un’iniziativa che punta a migliorare la vita delle famiglie in Africa, mentre riducono l’uso della biomassa non rinnovabile in cucina. Infatti, come obiettivi, si sono fissati di espandere l’accesso a 10 milioni di persone entro il 2027, per poi raddoppiarle entro il 2030.

Il piano prevede, inoltre, una transizione dai fornelli tradizionali verso quelli a induzione e a prolisi, il tutto prodotto e distribuito da aziende locali. Per di più, ciò servirebbe anche a tutelare le foreste, diminuendo drasticamente l’uso domestico di legna e carbone.
Di fatto, questo programma si basa sulle raccomandazioni dell’OMS, che negli ultimi anni ha sottolineato come l’inquinamento atmosferico domestico porta a malattie non trasmissibili come: ictus, cardiopatia ischemica, broncopneumatia cronica costruttiva (BPCO) e cancro ai polmoni. In particolare, sarebbero ben 2,4 miliardi le persone esposte a livelli pericolosi di inquinamento domestico, per non contare che l’85% delle ustioni infantili deriva dalla cottura del cibo e che ogni anni 300mila bambini muoiono per questo.
Per concludere l’evento, Luca Damiani e Elena Grignani hanno consegnato a sorpresa una targa per i quarant’anni di lavoro a Caterina Boaretto.
