Verso il voto

Salvini e Zaia aprono la campagna elettorale di Stefani a Padova senza FdI e FI: il “Doge” capolista ovunque

Il comizio si è svolto nella serata di mercoledì 15 ottobre al Gran Teatro Geox. Il governatore uscente: "Se prima si diceva 'Dopo Zaia, solo Zaia', ora dico 'Dopo Zaia, scrivi Zaia'"

Salvini e Zaia aprono la campagna elettorale di Stefani a Padova senza FdI e FI: il “Doge” capolista ovunque

Il Gran Teatro Geox di Padova è stato scenario dell’apertura ufficiale della campagna elettorale del Centrodestra in Veneto. Nella serata di mercoledì 15 ottobre 2025, sul palco padovano sono saliti Alberto Stefani, segretario regionale della Liga Veneta, scelto come candidato per le elezioni regionali. Al suo fianco anche Matteo Salvini, vicepremier e segretario del Carroccio, e Luca Zaia, Presidente di Regione uscente (in copertina da sinistra: Matteo Salvini, Alberto Stefani e Luca Zaia).

La prima notizia è la seguente: Luca Zaia correrà come capolista in tutte le province venete.

Visto che sono un problema, lo diventerò davvero. Mando questo messaggio a tutti coloro che ci sostengono, a tutti coloro che non la pensano come noi, ma ci hanno sempre votato e anche a chi non mi ha mai votato, ma che ho sempre cercato di rappresentare – ha dichiarato Zaia dal palco del comizio -: se prima si diceva ‘Dopo Zaia, solo Zaia’, ora dico ‘Dopo Zaia, scrivi Zaia’“.

Si è trattato di una prima uscita ufficiale del Centrodestra, marchiata prevalentemente Lega, dato che hanno partecipato alcune personalità dei partiti alleati, ma non quelle dei coordinatori veneti di Fratelli d’Italia e Forza Italia, Luca De Carlo e Flavio Tosi.

Il sostegno ad Alberto Stefani, presente anche Lorenzo Fontana, Presidente della Camera di Deputati

Il Centrodestra apre la campagna elettorale al Gran Teatro Geox di Padova

L’occasione, in primo luogo, è stata quella di presentare il programma e gli obiettivi che si pone il Centrodestra qualora venga eletto a guidare la Giunta e il Consiglio regionale.

Sul palco del Gran Teatro Geox ha aperto l’evento Mario Conte, sindaco di Treviso. Dopodiché è stato il turno di Matteo Salvini:

“Che battaglia, che fatica, quante notti di trattativa ma essere qui con un candidato della Lega che vincerà in Veneto è una delle più grandi gioie che potessi chiedere da segretario della Lega. Noi i giovani li valorizziamo. Avremo il presidente più giovane d’Italia, sono scaramantico, ma c’è buona possibilità che così sia”.

Ma per il leader del Carroccio l’accoglienza dei suoi non è stata calorosa al 100%, pochi applausi quando ha parlato di autonomia e quando ha elogiato i 15 anni di governo di Zaia in Regione, a cui ha fatto una battuta prima di scendere dal palco e lasciare spazio proprio all’ormai governatore uscente:

“Ovviamente, Luca, mi pare presto per dedicarsi alla pensione”.

Zaia, invece, è stato accolto in modo trionfale, con cori da stadio, applausi, al cielo i gonfaloni di San Marco. Prima di dare l’annuncio della sua candidatura a capolista in tutte le province del Veneto, il Presidente di Regione ha voluto ringraziare tutti:

“Alla mia squadra di consiglieri e assessori che, oltre ad aver lavorato, mi hanno anche sopportato”.

Lancia una frecciatina a Salvini parlando di “famiglia Lega” e poi il passaggio di consegne a Stefani:

“È stata una bella avventura, lascio in buone mani l’amministrazione, tutte le cose hanno un inizio e una fine, ma i protagonisti restano i cittadini”.

Come anticipato in questi giorni, la figura di Zaia aveva creato tensioni tra gli alleati della coalizione di Centrodestra, soprattutto dopo che erano spariti il suo nome dal simbolo e la sua lista civica.

Fratelli d’Italia, che dopo le Politiche 2022 e le Europee 2024 ha superato la Lega in termini di preferenze in Veneto, intende mantenere questa posizione di rilevanza sull’alleato, ecco perché, secondo voci interne alla coalizione, sarebbe stati fatti sparire il nome di Zaia dal simbolo e la sua lista civica. L’influenza del “Doge” potrebbe spostare molto gli equilibri, dato che il governatore uscente è da tempo tra i più apprezzati di tutta Italia.

Forse io e il mio cognome siamo un problema per qualcuno. Non c’è nulla di deciso sul mio ruolo alle prossime Regionali. Prendo atto che prima sparisce la Lista Zaia, poi anche il mio nome dal simbolo” aveva dichiarato in questi ultimi giorni il Presidente Zaia.

Primo bagno di folla per Stefani

L’ultimo a salire sul palco del Gran Teatro Geox di Padova è stato proprio il candidato Alberto Stefani, che ha fatto il punto sul programma della sua campagna elettorale.

Alberto Stefani

“Lasciamo agli altri gli attacchi, lasciamo agli altri l’odio, lasciamo agli altri le polemiche. Noi dobbiamo innovare questo stile politico: dobbiamo avere occhi e cuore solo per il Veneto. La nostra non è solo una rivoluzione generazionale, deve essere una rivoluzione di stile. Dobbiamo recuperare la dimensione umana della politica”.

L’ex sindaco di Borgoricco e segretario della Liga Veneta intende puntare innanzitutto sul sociale e sulle fragilità, dall’housing sociale allo psicologo di base. Ma ha posto anche l’accento sull’ambiente, l’attenzione ai giovani, il piano casa e gli asili nido.

Bagno di folla per Stefani

Non è mancato un accenno all’autonomia differenziata:

“Permetterà di avvicinare decisore e territorio. Migliori saranno le politiche che quel decisore saprà assumere per il territorio, semplicemente perché lo conosce di più. Per noi è facile da capire, per altri meno. Ma qualcun altro non vuole assumersi le responsabilità, noi invece vogliamo guardare in faccia i nostri concittadini, perché loro vogliono scegliere chi li rappresenta. A noi questa dinamica non fa e non farà paura”.