Le indagini

Giuliano Velo ucciso in circostanze sospette in Spagna: l’ex Mala del Brenta trovato morto a pochi metri da casa

Era dagli anni '90 che non tornava in Italia, neanche nel suo periodo da fuggitivo

Giuliano Velo ucciso in circostanze sospette in Spagna: l’ex Mala del Brenta trovato morto a pochi metri da casa

Nella giornata di martedì 7 ottobre 2025, Giuliano Velo è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco, mentre, poco distante, c’era un altro cadavere in una Peugeot bianca.

Giuliano Velo ucciso in Spagna

Giuliano Velo, 67enne originario di Fontaniva, era residente a El Cantal, un piccolo villaggio costiero di 60 abitanti nella zona di Lorca, dove abitava con la madre. Giuliano però, oltre a essere stato un membro della Mala del Brenta, sembra che sia stato ancora nel business del narcotraffico.

Di fatto, nonostante i vicini di casa non sospettassero nulla, il 67enne era in attesa di processo per l’accusa di essere il responsabile della creazione delle barche che si usano per il trasporto di droga, soprattutto hashish dal Nord Africa. Inoltre, era già stato condannato nel 2011 per “delitto contro la salute pubblica” e spaccio di stupefacenti. In particolare, fu arrestato dopo un’operazione che portò al sequestro di due tonnellate di marijuana.

Tuttavia, al primo permesso carcerario, ne ha approfittato ed è scappato, finché non sono caduti in prescrizione sia la sua condanna che la sua fuga. In aggiunta, a suo carico, c’era l’accusa che fosse stato lui a uccidere Giuseppe Nirta, ma non fu mai incolpato. Come non fu mai condannato per altri due cadaveri a Marbella nel 1999.

Il funerale

La sorella, Bellarmina Velo, ha comunicato che il funerale si terrà oggi, martedì 14 ottobre 2025, alle 18 alla Cattedrale di San Patrizio a Lorca.

Mentre sabato 18 ottobre si terrà la messa in commemorazione di Giuliano al Duomo di Fontaniva.

L’omicidio

Come ha confermato il suo avvocato, Manuel Maza, a El País, il suo cadavere è stato trovato a pochi metri di distanza dalla sua abitazione, dove viveva con la madre e i badanti. Di fatto, la Guardia Civil sta indagando anche su una possibile esecuzione o un regolamento di conti, soprattutto se si considera l’altro cadavere ritrovato a 15 chilometri di distanza.

Nello specifico, poche ore dopo aver trovato Giuliano, le Autorità spagnole hanno rinvenuto il corpo senza vita di un uomo all’interno del bagagliaio di una Peugeot bianca. Anche in questo caso, c’erano segni e fori d’arma da fuoco. Per questo motivo, la Guardia Civil sta indagando su una possibile connessione tra i due corpi, ma le indagini sono state secretate.

Di fatto, del secondo cadavere sappiamo solo che si trattava di un cittadino di origine marocchina con precedenti legati allo spaccio. Per questa ragione non si può escludere una vendetta legata al narcotraffico.