Nella giornata di ieri, giovedì 9 ottobre 2025, è stato completato il trasferimento de Il Gattamelata e del suo destriero dalla piazza antistante la Basilica di Padova.
Il trasferimento
L’operazione di trasferimento è cominciata la mattina di mercoledì 8 ottobre ed è stata suddivisa in due parti per le dimensioni e il peso del monumento. In particolare, nella prima giornata, è stato spostato solo Erasmo Stefano da Narni, detto Il Gattamelata.
Erano 85 anni che non lasciava il dorso del suo destriero, ma, in pochi minuti e sotto gli occhi dei curiosi, il condottiero ha lasciato la sella del suo cavallo per librarsi in aria appeso ai cavi di una gru. La statua è stata appoggiata delicatamente su una struttura in legno realizzata appositamente per trasportarla in completa sicurezza fino all’ex Museo Civico del Santo.
Lì inizieranno gli studi per capire come procedere con i lavori di restauro. Infatti, dopo questi anni di esposizione all’inquinamento e alle intemperie, il bronzo di cui è composta si è ossidato, ma bisogna capire se potrebbe resistere se venisse riposizionato davanti alla Basilica.
In particolare, è la terza volta che Il Gattamelata lascia la sua posizione da quando Donatello lo realizzò. Di fatto, si stima che la realizzazione avvenne tra il 1447 e il 1453, durante i primi anni di permanenza dell’artista fiorentino nella Città del Santo. Fu rimossa solo in occasione delle due guerre mondiali, dove venne nascosta per preservarla dai bombardamenti.
La rimozione del cavallo non è stata rapida come quella del cavaliere. Infatti, gli zoccoli del cavallo erano mantenuti in posizione dai chiodi fissati in piombo e cemento. Per questo motivo, sono state necessarie diverse ore di lavoro.
La statua dell’animale pesa quasi due tonnellate, mentre quella del condottiero è di “solo” 490 chili, e perciò è stata necessaria la realizzazione di un’impalcatura che potesse reggerne il peso.
Il Gattamelata potrebbe non tornare
Il Sindaco di Padova, Sergio Giordani, ha voluto spiegare tramite un post su Facebook che c’è la possibilità che l’originale non torni al suo posto. Infatti, ha voluto scrivere:
“Saranno gli studi di questi mesi e le condizioni del bronzo, esposto ad ogni tipo di sollecitazione per tanti secoli, a far decidere se sarà l’originale di Donatello a essere ricollocato in piazza o una sua copia. Una soluzione che Firenze ha già adottato per salvaguardare il David Di Michelangelo in Piazza della Signoria”.
Di fatto, il David di Piazza della Signoria è solo una copia, mentre l’originale è al sicuro da intemperie e inquinamento della Galleria dell’Accademia.