Intercettate nove navi

Fermata da Israele anche la Freedom Flotilla: a bordo anche il neurologo di Padova, Lorenzo Bresciani

Dopo le mobilitazioni della scorsa settimana, migliaia di cittadini padovani sono tornati in piazza dopo la cattura degli attivisti della Freedom Flotilla

Fermata da Israele anche la Freedom Flotilla: a bordo anche il neurologo di Padova, Lorenzo Bresciani

Anche la seconda Flotilla in viaggio verso Gaza è stata fermata in acque internazionali dalle forze israeliane. L’intercettazione è avvenuta all’alba di mercoledì 8 ottobre 2025, a circa 120 miglia nautiche dalla costa della Striscia di Gaza, quando la missione umanitaria, composta dalla nave ammiraglia Conscience e da otto barche a vela della spedizione Thousands Madleens, è stata fermata “con la forza”, secondo quanto riferito dagli organizzatori della Freedom Flotilla Coalition.

Fermata da Israele la Flotilla bis

L’operazione è avvenuta tra le 4:30 e le 5:30 del mattino e ha coinvolto la nave ammiraglia Conscience e le otto barche a vela della missione Thousand Madleens to Gaza, coordinate dalla Freedom Flotilla Coalition.

A bordo si trovavano 145 attivisti provenienti da 30 Paesi diversi, tra cui nove italiani, oltre a medici, infermieri, giornalisti e funzionari eletti. Tutti sono stati trasferiti contro la loro volontà al porto israeliano di Ashdod, dopo che le forze israeliane sono salite a bordo della Conscience da un elicottero, interrompendo ogni comunicazione radio con la flottiglia.

Le navi trasportavano aiuti umanitari per un valore complessivo di oltre 110.000 dollari, tra cui medicinali, dispositivi respiratori e latte in polvere per neonati, destinati agli ospedali di Gaza ormai allo stremo. Secondo la Freedom Flotilla Coalition, si tratta di un “atto illegale di pirateria in acque internazionali” e di una violazione del diritto internazionale e delle sentenze della Corte Internazionale di Giustizia, che impongono il libero accesso degli aiuti umanitari alla Striscia.

“Israele non ha alcuna autorità legale per detenere volontari internazionali disarmati”, ha dichiarato David Heap, del comitato direttivo della Canadian Boat to Gaza. “La loro detenzione è arbitraria, illegale e deve cessare immediatamente.”

A bordo anche il neurologo di Padova, Lorenzo Bresciani

Tra i partecipanti italiani figura la marittima veneziana Beatrice Lio e il neurologo Lorenzo Bresciani, 29 anni, originario di Massa e residente a Padova. Prima della partenza aveva registrato un video da diffondere in caso di emergenza:

“Mi chiamo Lorenzo Bresciani e sono italiano. Se state vedendo questo video significa che siamo stati intercettati e rapiti dalle forze di occupazione israeliane. Chiedo al governo italiano di intervenire per la mia liberazione.”

Bresciani si trovava a bordo della barca Soul of My Soul, battente bandiera italiana, insieme a quattro attivisti statunitensi e alla parlamentare regionale di Madrid Jimena González Gómez.

Tel Aviv ha confermato il sequestro, definendo la missione “un vano tentativo di violare il blocco navale legale” e assicurando che “tutti i passeggeri sono in buona salute” e saranno “espulsi tempestivamente”.

La Freedom Flotilla Coalition e la Thousand Madleens denunciano invece una “deliberata escalation” da parte di Israele, ricordando i precedenti sequestri delle imbarcazioni Global Sumud Flotilla, Handala e Madleen, e l’attacco con drone israeliano che all’inizio dell’anno aveva gravemente danneggiato la stessa Conscience in acque europee.

 

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Le organizzazioni promotrici chiedono la fine immediata del blocco di Gaza, la cessazione delle operazioni militari israeliane contro la popolazione civile, il rilascio di tutti i volontari detenuti e la consegna diretta degli aiuti umanitari alla popolazione palestinese, indipendentemente dal controllo israeliano.

Migliaia di persone in corteo

Intanto le famiglie dei partecipanti e i comitati di solidarietà in tutta Europa sollecitano i rispettivi governi a intervenire per garantire la sicurezza dei volontari e ottenere la loro liberazione e continua a crescere l’indignazione anche in Italia.

Dopo le mobilitazioni della scorsa settimana, migliaia di cittadini padovani sono tornati in piazza dopo la cattura degli attivisti della Freedom Flotilla. Nella serata di mercoledì, 8 ottobre, circa duemila persone tra cittadini, studenti, associazioni, centri sociali e sindacati di base hanno partecipato a un corteo partito dal cuore della comunità universitaria, al Portello, diretto verso il centro storico e la Prefettura in piazza Antenore. Prima della partenza, un migliaio di persone si erano radunate davanti a Porta Portello per ascoltare gli interventi introduttivi.

Slogan, striscioni e bandiere palestinesi hanno accompagnato la manifestazione, che si è svolta in un clima di tensione ma anche di grande solidarietà verso i volontari trattenuti in Israele. “Libertà per la Flotilla, fine dell’assedio a Gaza” è stato uno dei cori più scanditi durante il corteo.