La sparatoria nel corso della quale la guardia giurata Massimo Zen ha ucciso Manuel Major alla guida di una Bmw in fuga dai Carabinieri, è datata 22 aprile 2017 e dopo un lungo processo nel quale furono messe in discussione anche le deposizioni di due colleghi del metronotte, Zen fini per essere condannato a nove anni e sei mesi.
L’accaduto
Grazie ad uno scanner radio che captava le comunicazioni dell’Arma, Zen era a conoscenza del tragitto dell’auto con la quale dei malviventi, reduci da degli assalti ai bancomat, erano in fuga e posizionò la sua auto di traverso a via Pomini a Barcon di Vedelago, nell’intento di impedire o almeno rallentare il passaggio della vettura.
Avutili a tiro, la guardia giurata sparò tre colpi con la sua Glock, uno attraversò il parabrezza e colpi alla tempia destra Manuel Major che era alla guida e morì qualche giorno dopo il ricovero.
La richiesta di grazia
Al netto di tutti i benefici, Massimo Zen avrebbe avuto ancora tre anni e tre mesi da scontare in cella, quando il 24 settembre 2025 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha, invece, firmato la grazia estinguendo così la detenzione residua.
La istruttoria alla richiesta di grazia era stata predisposta con parere favorevole, dal Ministero di Grazie e Giustizia ed ai sensi dell’art. 87 della Costituzione, Massimo Zen è stato scarcerato.
La Costituzione Italiana (*), infatti, nella Parte II^: Ordinamento della Repubblica, al Titolo II° – art. 87: Il Presidente della Repubblica, stabilisce che Il Presidente, tra le altre prerogative […] può concedere grazia e commutare le pene.
Al provvedimento di clemenza hanno contribuito la buona condotta e l’avvenuto risarcimento del danno, oltre alle condizioni di salute del condannato che necessita di cure odontoiatriche urgenti che non possono essere svolte in carcere e che, non potendo mangiare gli hanno fatto perdere oltre 30 kg di peso.
Soddisfatto il legale di Zen, Alberto Berardi; rispettoso delle decisioni del Presidente, Fabio Crea, legale della vittima, è Franca Berto, moglie di Massimo la più contenta che, nell’immediatezza della bella notizia, aveva dichiarato all’Adnkronos:
“Sono felice. Non voleva fare quello che ha fatto, è successo, era al momento sbagliato nel posto sbagliato e penso che abbia pagato abbondantemente; è giusto che finalmente riprenda in mano la sua vita. Non stava bene, gli avevano negato l’uscita dal carcere per le cure dentarie, cominciava a cedere anche psicologicamente”.
Il ritorno a casa
L’ex guardia giurata di Cittadella, Massimo Zen, classe 1971, in galera dal mese di giugno 2023, ha lasciato il carcere di Verona ed è tornato a casa il 30 settembre 2025 ed il suo ritorno è stato celebrato con brindisi e striscioni, a simboleggiare il termine della sua vicenda giudiziaria.
“E’ finita. Mi interessa curarmi e poi, un po’ alla volta, riprendere in mano tutto quanto” ha dichiarato Massimo Zen appena uscito dal carcere.
Il rientro a Cittadella è stato accolto con gioia e sostegno dai suoi cari e dalla comunità locale, che hanno organizzato brindisi di benvenuto. Anche su Facebook, nel gruppo “Sei di Cittadella (PD) se…“, in tantissimi hanno commentato il post in cui si vede Massimo, appena tornato a casa, riabbracciare i suoi figli.
“Bentornato a casa amico mio” scrive qualcuno.
“Grazie a Dio puoi tornare a vivere come meriti” aggiunge qualcun altro.
“Ben tornato libero Massimo, ogni tanto c’è giustizia” viene ancora riportato.