Carabinieri

Due casi di minacce e maltrattamenti contro le loro compagne, 61enne e 50enne allontanati da casa

Nei primi otto mesi del 2025 le denunce per maltrattamenti hanno registrato un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

Due casi di minacce e maltrattamenti contro le loro compagne, 61enne e 50enne allontanati da casa

Due episodi distinti ma uniti dallo stesso drammatico filo conduttore: le violenze tra le mura domestiche. Nei giorni scorsi i Carabinieri hanno dato esecuzione a due diverse ordinanze di allontanamento dalla casa familiare, emesse dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Padova, nei confronti di un 61enne di Albignasego e di un 50enne di Teolo, entrambi accusati di maltrattamenti nei confronti delle rispettive compagne conviventi.

Maltrattavano le compagne, 61enne e 50enne allontanati da casa

Nel primo caso, ad Albignasego, le indagini hanno ricostruito un quadro di soprusi iniziati già nei primi mesi della convivenza, fatta di minacce, violenze fisiche e psicologiche. Con il passare del tempo le condotte sarebbero diventate più subdole, fino a trasformarsi in vessazioni quotidiane.

A Teolo, invece, la spirale di violenze si sarebbe innescata all’inizio della gravidanza della compagna. Dalle liti verbali si sarebbe passati a spinte e strattonamenti, spesso aggravati dall’abuso di alcol da parte dell’uomo, fino a episodi che hanno costretto i vicini a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

In entrambi i casi, le testimonianze di parenti, amici e vicini, unite alle annotazioni degli interventi dei Carabinieri, hanno permesso agli inquirenti di raccogliere elementi sufficienti per richiedere misure restrittive a tutela delle vittime: allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento e divieto di dimora nei comuni di residenza delle compagne. Si tratta di provvedimenti non custodiali, ma il cui mancato rispetto può comportare l’arresto o misure più gravi.

Denunce in aumento rispetto al 2024

I due procedimenti si trovano ancora nella fase delle indagini preliminari e gli indagati devono essere considerati innocenti fino a eventuale condanna definitiva. Ma i casi riflettono una tendenza in crescita. Come sottolineato dal comandante provinciale dei Carabinieri di Padova, nei primi otto mesi del 2025 le denunce per maltrattamenti hanno registrato un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo quest’anno le 50 stazioni dell’Arma della provincia hanno ricevuto 446 denunce e deferito 380 persone all’Autorità giudiziaria.

Un incremento che, da un lato, testimonia la drammaticità del fenomeno, dall’altro segnala una maggiore prontezza delle vittime a denunciare e una più rapida risposta delle istituzioni.

“La tempestività delle indagini e l’efficacia delle misure adottate – ha dichiarato il comandante – sono strumenti essenziali per prevenire la reiterazione delle condotte delittuose”.

L’invito resta lo stesso: non tacere. Donne che vivono situazioni di violenza fisica, psicologica, sessuale o economica possono chiedere aiuto chiamando il 112 o il numero 1522, attivo 24 ore su 24 e collegato ai Centri Antiviolenza che offrono supporto psicologico, legale ed economico.