Nella giornata di lunedì 22 settembre 2025, in tutta Italia si sono svolte manifestazioni in favore della Palestina. Anche a Padova è nata una mobilitazione spontanea in supporto alla popolazione di Gaza.
Mobilitazione spontanea a Prato della Valle
Prato della Valle è diventato il luogo di ritrovo per tutte le persone che hanno deciso di partecipare allo sciopero generale pianificato per la giornata di lunedì 22 settembre 2025. Di fatto, mentre a Marghera la folla è stata colpita dai getti degli idranti della Polizia, a Padova si sono presentati madri, bambini, studenti delle superiori e insegnanti.
In particolare, questa mobilitazione non era prevista, o almeno non prima delle 17. Infatti, la manifestazione del porto di Venezia si doveva trasferire nella Città del Santo per protestare davanti a Palazzo Bo e poi spostarsi in piazza Garibaldi per un corteo cittadino.
Tra le migliaia di persone si sono viste sventolare bandiere della Palestina e della pace, assieme a molti cartelli che hanno chiesto la fine della guerra e alcuni con cui scritto “Definisci bambino“, in relazione alla sfuriata di Enzo Iacchetti contro Eyak Mezrai, presidente dell’associazione amici di Israele avvenuta pochi giorni fa a “E’ sempre Cartabianca”.
Secondo le stime dei centri sociali e dei manifestanti, Padova si è riempita con 20mila persone, che sono riuscite a bloccare il traffico alla Stanga.
Visualizza questo post su Instagram
Proteste in tutta Italia
Sono più di 80 le città che hanno deciso di partecipare alla manifestazione. In particolare, nella stazione di Porta Nuova a Torino, il corteo si è diviso in due. Una parte è riuscita a bloccare l’ingresso principale, l’altra, invece, ha sfilato sui binari bloccando così la circolazione ferroviaria.
Dalla prima fila si potevano vedere diversi striscioni, oltre alle bandiere della Palestina e di Che Guevara, dei quali uno recitava:
“Dai porti alle università sciopero generale per la Palestina libera!”.
Inoltre, la protesta ha raggiunto anche l’On. Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, che ha pubblicato:
“In Italia lo sciopero generale ha chiuso dieci linee ferroviarie, porti, autostrade, scuole e negozi. Con un genocidio in corso, non si può continuare a fare affari come al solito.
State tranquilli, tutti quanti. Non reagire ad alcuna provocazione. La libertà per tutti non ammette errori”.
Visualizza questo post su Instagram
Questo suo pensiero si va ad aggiungere ai migliaia di post che riportano un unico hashtag: #blocchiamotutto.