Non si placa la scia di violenza domestica in provincia di Padova, dato che solo ieri vi avevamo raccontato di una donna che è riuscita a denunciare il marito 36enne violento. A distanza di poche ore, purtroppo, giunge un’altra notizia simile da Due Carrare, dove i Carabinieri della Stazione di Albignasego hanno arrestato in flagranza di reato un 48enne, già noto alle forze dell’ordine, poiché ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie convivente.
Pugni e schiaffi alla moglie, lei va in ospedale con i figli
I fatti si sono verificati nel corso della notte di domenica scorsa, 14 settembre 2025, quando i militari durante il servizio di controllo del territorio, allertati dalla centrale operativa della Compagnia di Abano Terme, sono stati inviati all’ospedale di Schiavonia dove poco prima era giunta una donna con i figli minori denunciando al personale medico di aver subito violenze fisiche da parte del marito, e temeva di tornare a casa.
“Va avanti così da cinque anni”
I militari hanno raggiunto la donna, e dopo averla identificata hanno raccolto la sua denuncia. Infatti la donna ha riferito che nel corso della sera precedente il marito l’aveva aggredita fisicamente colpendola con schiaffi e pugni e tirandole una bottiglia d’acqua sulla nuca.
Inoltre la donna ha riferito di subire abitualmente le violenze fisiche e umiliazioni da almeno 5-6 anni, spesso in presenza dei figli minori, soprattutto quando il marito abusava di alcol.
Scatta l’arresto e il braccialetto elettronico
I militari una volta raccolta la denuncia hanno raggiunto l’abitazione ed hanno arrestato in flagranza di reato il marito 48enne, che, su disposizione della Procura della Repubblica di Padova è stato associato alla Casa Circondariale di Padova.
Nel corso dell’udienza di convalida, svoltasi martedì mattina, 16 settembre 2025, il Giudice ha convalidato l’arresto, ed applicato a carico del 48enne la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi dalla stessa frequentati. Disponendo, altresì, l’applicazione del braccialetto elettronico.
Si precisa che il procedimento è in fase di indagini preliminari e l’indagato deve presumersi non colpevole fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.