L’autotrasportatore Freddy Sorgato, che fu condannato a 30 anni di reclusione assieme alla sorella per l’omicidio di Isabella Noventa, è stato assolto dall’accusa di detenzione illegale di armi.
L’omicidio di Isabella Noventa
Era la notte tra il 15 e 16 gennaio del 2016 quando Isabella Noventa, impiegata 55enne di Albignasego, fu vista per l’ultima volta dopo aver trascorso una serata in pizzeria con l’ex fidanzato. Nonostante ormai siano passati ben 9 anni, il corpo non è ancora stato rinvenuto.

In particolare, le ricerche iniziarono già dal giorno successivo, quando il fratello della 55enne, Paolo Noventa, ha denunciato alle Autorità la scomparsa della sorella. Le forze dell’ordine hanno perquisito la casa di Freddy Sorgato e visionato le riprese delle telecamere della Città.
Proprio nei filmati, la Squadra mobile, guidata da Giorgio Di Munno, ha notato una signora camminare in piazza dei Signori a Padova con il piumino bianco che apparteneva a Isabella. Tuttavia, fin da subito, il fratello ha sottolineato che non era lei: non era la sua camminata. Di fatto, aveva ragione, era Manuela Cacco che voleva depistare gli Agenti.
È stata lei stessa a confermarlo la sera del 16 febbraio, quando è stata accompagnata in Questura dalla Polizia assiema ai fratelli Sorgato. Nello specifico, dopo ore di interrogatorio, è stata Manuela la prima a crollare sotto il peso delle domande degli inquirenti. Infatti, la mattina successiva, sono stati tutti e tre ammanettati.
Il processo si concluse il 22 giugno del 2017, con una condanna a trent’anni per i fratelli, mentre “solo” di 16 anni e 10 mesi per Manuela Cacco. Inoltre, a otto anni dalla sentenza, Manuela ha iniziato a uscire dal carcere per lavorare, guadagnando 20 euro al giorno e ottenendo uno sconto di pena di 45 giorni per ogni 6 mesi di lavoro.
Freddy Sorgato assolto dall’accusa di detenzione di armi
Nonostante Freddy Sorgato si sia sempre dichiarato innocente, sta scontando la sua pena nel carcere di Bollate a Milano.
Di fatto, aveva provato a rivolgersi alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, ma a gennaio del 2022 la sua richiesta è stata rifiutata. Tuttavia, sembra non volersi arrendere, infatti, potrebbe tentare con la revisione del processo, ma, come ribadisce il suo legale, dovrebbero spuntare delle nuove prove schiaccianti.
Nel frattempo, però, è riuscito a vincere per la seconda volta in corte d’Appello a Venezia, venendo dichiarato innocente dall’accusa di detenzione illegale di armi. In particolare, ci si riferisce alle due pistole che furono ritrovate dall’ex di Debora Sorgato, ex maresciallo dei Carabinieri, Giuseppe Verde.
Infatti, il militare abitava nella stessa palazzina dell’autotrasportatore e ogni tanto Debora dormiva a casa sua. Proprio lì, aveva la sua parte di armadio, dove, a marzo del 2016, sono stati rinvenuti ben 124mila euro e due pistole: una Beretta 65 e un’Astra spagnola con 51 proiettili. Di fatto, le armi non erano mai state denunciate dalla proprietaria e si è subito pensato che potessero avere qualcosa a che fare con la scomparsa di Isabella Noventa.