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Perquisizioni in casa di tre anarchici dopo le scritte “Alfredo Libero” e gli striscioni contro procure e polizia

I tre sono tutti indagati per i reati di istigazione a delinquere e ricettazione, commessi lo scorso 11 luglio 2025 a Padova

Perquisizioni in casa di tre anarchici dopo le scritte “Alfredo Libero” e gli striscioni contro procure e polizia

Nella giornata di giovedì 11 settembre 2025, di buon’ora, come d’uso, la Polizia di Stato e la Divisione investigazioni generali e operazioni speciali (D.I.G.O.S) della Questura di Padova, hanno eseguito delle perquisizioni in esecuzione di tre decreti emessi a carico di altrettanti esponenti del movimento anarchico patavino.

Istigazione a delinquere

I tre sono tutti indagati per i reati di istigazione a delinquere e ricettazione, commessi lo scorso 11 luglio 2025 a Padova, quando comparvero in vari punti della città le scritte:

“ALFREDO LIBERO – 41 BIS = TORTURA” in via Nicolò Ormaneto, appeso alle chiuse del Torrione Buovo

e gli striscioni:

“DA MILANO A TORINO PROCURE INFAMI ⒶⒶⒶⒶ” sul ponte pedonale che attraversa via Venezia e porta al Parco Europa

“AWAD MOHAMED ATTIA Ⓐ FUOCO ALLA POLIZIA” in Passeggiata Arturo Miolati

Indagini serrate

Le indagini della D.I.G.O.S., dirette dalla Procura della Repubblica di Padova, effettuate anche tramite l’analisi di un gran numero di filmati delle telecamere della videosorveglianza cittadina, hanno consentito di identificare gli autori, tutti soggetti noti per la loro partecipazione a manifestazioni ed eventi d’area e di denunciarli all’Autorità Giudiziaria che, sulla base delle risultanze investigative, ha emesso i decreti di perquisizione eseguiti in mattinata dagli stessi poliziotti che hanno svolto le indagini.