A Padova

Ladro seriale entrava di notte nelle case, rubava le carte di credito e poi le usava nelle tabaccherie

Tre episodi avvenuti tra via Menabuoi, via Jappelli e via Loredan: arrestato un 35enne tunisino

Ladro seriale entrava di notte nelle case, rubava le carte di credito e poi le usava nelle tabaccherie

La Questura di Padova comunica di aver arrestato, giorni fa, un uomo che stava rubando in un’abitazione di Via Menabuoi a Padova, mentre i proprietari di casa dormivano.

Un furto richiama i precedenti

Proprio il padrone di casa, mercoledì 3  settembre 2025, quando erano le sei del mattino, ha contattato il numero di emergenza “113”della Questura di Padova, in quanto, svegliato da alcuni messaggi telefonici riguardanti l’uso delle sue carte di credito, dopo aver svegliato la moglie, si è alzato dal letto e ha notato che alcuni cassetti erano stati messi a soqquadro; erano stati sottratti dei capi d’abbigliamento e il portafogli contenente le carte di credito con cui alla stessa ora erano stati effettuati 6 pagamenti da 20 euro ad alcune tabaccherie di Padova, ed uno di 13 euro ad un bar del centro storico.

La Squadra Mobile, prontamente intervenuta, ha riscontrato analogie con altro furto in abitazione avvenuto nella notte del 31 agosto in Via Jappelli ai danni di una signora mentre dormiva ed alla quale erano stati rubati documenti, carte di credito, telefono cellulare, chiavi dell’auto e circa 800 euro in contanti.

Anche in quel caso, dopo il furto, il malvivente aveva utilizzato la carta di credito per circa 50 euro di acquisti fino al blocco della carta da parte della titolare.

Altra situazione simile si era verificata in abitazione di Via Loredan, alle 10 del mattino del 31 agosto, quando però il furto era stato sventato dalla stessa residente 90enne che aveva visto il ladro alle sue spalle, mentre si pettinava allo specchio. Impaurita, la donna ha richiamato tutto il vicinato che ha scorto il ladro allontanarsi potendo anche dare alcune indicazioni sull’abbigliamento del malvivente.

Autori gli stessi nullafacenti

L’attenzione degli investigatori si è concentrata quindi su due soggetti nullafacenti, con precedenti specifici in materia di reati predatori, frequentanti la zona della stazione ferroviaria e dalla visione delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza il raggio di azione si è andato restringendo.

Dal 31 agosto sino al giorno dell’arresto, la Squadra Mobile ha predisposto mirati servizi al fine di individuare il luogo dove dormivano due soggetti – un 35enne tunisino, irregolare sul territorio nazionale, con numerosi precedenti di polizia ed un 60enne algerino, irregolare sul territorio, tossicodipendente e senza fissa dimora, con precedenti penali e di polizia, che, con il primo, utilizzava indebitamente le carte di credito.

Lo scorso 3 settembre, quindi dopo il furto in Via Menabuoi, mentre venivano usate le carte di credito appena sottratte,  i poliziotti della Squadra Mobile hanno intercettato i due soggetti in Via Tommaseo e li hanno condotti in Questura.

L’autore dei furti aveva approntato un giaciglio di fortuna, in un cantiere non distante dalla Stazione ferroviaria e lì i Poliziotti, oltre alle carte di credito e capi di abbigliamento sottratti nel corso dei furti in abitazione, hanno trovato una borsa appartenente ad una dipendente dell’Ospedale, ancora contenente chiavi, documenti e vari effetti personali ma non tre braccialetti in oro, che la derubata aveva in borsa per portarli in riparazione da un gioielliere.

Conseguenze per il tunisino

Il 35enne tunisino è stato arrestato per il furto in abitazione, commesso il 3 settembre in Via Menabuoi e per il conseguente indebito utilizzo delle carte di credito. Contestualmente è stato indagato per il furto di Via Jappelli, il tentato furto di Via Loredan e il possesso non giustificato della borsa.

Molti altri i precedenti emersi nel corso delle verifiche al termine delle quali l’uomo, irregolare sul territorio nazionale, è stato tradotto  al “Due Palazzi” dove poi la Procura li ha confermato la permanenza.

Conseguenze per l’algerino

Il 60enne algerino, il quale concorreva solo nell’indebito utilizzo delle carte di credito, è stato denunciato in stato di libertà.

Tanto lunga era però la lista dei precedenti di polizia e provvedimenti a suo carico, che il Questore della provincia di Padova, Marco Odorisio, lo faceva accompagnare al il Centro per il rimpatrio di Milano, in quanto ritenuto soggetto socialmente pericoloso, al fine del definitivo allontanamento dal territorio nazionale.