Situazioni di degrado

Occupazione abusiva di uno stabile in disuso: interviene la Polizia

Sette irregolari: due al centro per il rimpatrio e agli altri, con la scabbia, l'ordine di lasciare l'Italia entro sette giorni

Occupazione abusiva di uno stabile in disuso: interviene la Polizia

La Polizia di Stato di Padova nella mattinata di venerdì 29 agosto 2025, è intervenuta in via Fra’ Paolo Sarpi, per verificare la denuncia di avvenuta occupazione abusiva di una palazzina in disuso.

Via Fra Paolo Sarpi a Padova

I controlli e il ripristino dei luoghi

Nel corso del controllo i poliziotti hanno notato come lo stabile fosse stato aperto danneggiando le travi in legno con le quali i proprietari dello stabile ne avevano sbarrato l’ingresso ed una volta entrati, verificavano l’occupazione abusiva da parte di almeno 8 persone che vi si erano stabilite ed avevano lì allestito i loro giacigli in un vero e proprio bivacco dalle condizioni igieniche proibitive.

Indumenti gettati ovunque, avanzi di cibo, effetti personali vari, bottiglie vuote, altre bottiglie piene di urina, escrementi e spazzatura di ogni tipo, avevano reso il luogo una autentica discarica.

Al momento del controllo, dicevamo, vie erano 7 cittadini stranieri, che si appurerà essere nordafricani irregolari, ed 1 cittadino italiano, che venivano tradotti in Questura, essendo sprovvisti di validi documenti di identità.

I proprietari della palazzina venivano invitati a loro volta in Questura per formalizzare la denuncia per occupazione aggravata, garantire la messa i sicurezza dei luoghi e la chiusura della porta di ingresso forzata dagli occupanti.

La denuncia e l’identificazione

Acquisita la querela, gli 8 venivano denunciati per invasione di edifici e di terreni e per l’occupazione arbitraria, così come previsto dal Decreto Sicurezza e dalla banca dati della Questura si verificava anche la situazione personale di ciascuno degli occupanti abusivi.

Ecco qua

Un 50enne cittadino marocchino irregolare, entrato in Italia clandestinamente prima del 1998, che non ha mai fatto richiesta di regolarizzazione e che è stato già deferito più volte all’Autorità Giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, per possesso ingiustificato di armi, resistenza a pubblico ufficiale e furto, reati per i quali è stato più volte ristretto in carcere dal 2004 al 2021.

Un 33enne marocchino irregolare, entrato clandestinamente in Italia nel 2007 dalla frontiera di Ventimiglia, a cui era stato concesso un permesso di soggiorno per minore età ed al quale l’Ufficio Immigrazione di Padova nel 2017 aveva rigettato il rinnovo per pericolosità sociale a causa dei numerosi precedenti a carico per detenzione di sostanze stupefacenti, immigrazione clandestina, rapina, furto in abitazione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. A gennaio 2025, era stato collocato presso il CPR di Potenza, con provvedimento del Questore di Padova, da cui era stato dimesso per motivi sanitari e munito di Ordine a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, provvedimento rimasto inadempiuto.

Due fratelli marocchini di 28 e 45 anni irregolari, il primo risultava trovarsi in Italia da giugno, mentre il 45enne dal 1997 essendo entrato irregolarmente dalla frontiera di Ventimiglia. Rimasto clandestino per circa 25 anni, il 45enne aveva formalizzato istanza di Protezione Internazionale nel 2024, rigettata dalla competente Commissione Territoriale per manifesta infondatezza. A suo carico risulta una denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Un 52enne marocchino irregolare, con una segnalazione in Italia per la prima volta a Chioggia nel 2022 e mai regolarizzatosi sul territorio.

Un 40enne algerino irregolare, controllato per la prima volta a Padova 10 giorni fa e munito di Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, provvedimento a cui risultava inottemperante.

Un 33enne egiziano entrato irregolarmente a Siracusa nel 2023 e contestualmente respinto, rientrato l’anno successivo formalizzando una richiesta di Protezione Internazionale tuttora in trattazione da parte della competente Commissione Territoriale.

Nei suoi confronti il Questore ha attivato la procedura di avvio di revoca del permesso, essendo peraltro persona attualmente priva di attività lavorativa.

Un cittadino italiano, originario della provincia di Padova, con a carico un precedente di polizia per porto abusivo di oggetti ad offendere già destinatario di del Foglio di via obbligatorio da Padova adottato dalla Divisione Anticrimine della Questura a febbraio 2025 e per la cui violazione lo stesso verrà denunciato.

Le conclusioni

Dopo gli accertamenti dell’Ufficio Immigrazione, il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio ha disposto: il collocamento presso il CPR di Gradisca d’Isonzo, per il 40enne algerino ed il 50enne marocchino; la revoca del permesso di soggiorno al richiedente Asilo.

Gli altri stranieri, anch’essi irregolari sul territorio nazionale, accertato che fossero affetti da scabbia e quindi non collocabili al CPR, sono stati segnalati per immigrazione clandestina e violazione di precedenti Ordini del Questore ed è stato intimato loro di lasciare il Paese entro sette giorni.