A Curtarolo

Mistero fitto sul 26enne ritrovato senza vita nel Brenta da un pescatore

La quiete di un mattino d'estate, turbata dal ritrovamento di un giovane riaffiorato dal fiume

Mistero fitto sul 26enne ritrovato senza vita nel Brenta da un pescatore

Nella mattinata di sabato 19 luglio 2025, un cadavere è riemerso dalle acque del Brenta nel comune di Curtarolo (PD) e gli autori del ritrovamento, hanno chiamato i Carabinieri che, sopraggiunti da Cittadella assieme a Vigili del fuoco e personale sanitario del Suem, hanno recuperato il corpo di un uomo riverso nell’acqua e con uno zainetto a tracolla.

Recuperato il cadavere dal Brenta

Il recupero non è stato estremamente difficoltoso, se non perché l’argine in quel punto è piuttosto impervio, ciò nondimeno i Carabinieri agli ordini del Maggiore Alberto Cavanaghi hanno chiesto anche l’intervento di un elicottero per aiutare eventualmente nel recupero, ma per perlustrare l’intera zona.

Nessuna ipotesi poteva in quel momento essere esclusa, anche se qualcuno aveva avanzato quella di un gesto volontario da parte del 26enne, Davide Garziera, questo il nome del giovane, poco noto in paese in quanto la famiglia sarebbe da poco trasferita a Curtarolo.

Da altre confidenze si è saputo che il giovane sarebbe stato a sua volta pescatore e proprio per questo potrebbe essersi recato al fiume come talvolta accennato anche in famiglia.

Poco altro importerebbe a questo punto se non che i suoi documenti sarebbero stati ritrovati in un supermercato di Curtarolo e ciò apre la strada a molti scenari diversi dall’atto intenzionale inizialmente ipotizzato.

Riepilogando

Sabato mattina u.s., un pescatore ha scoperto il corpo senza vita del 26enne Davide Garziera, da poco residente a Curtarolo, incagliato tra i rami in riva al Brenta, nei pressi del Santuario della Madonna di Tessara.

Al recupero ha partecipato un gran numero di uomini e di mezzi di soccorso; quando la salma è stata portata a riva, sul posto, con alle Forze dell’ordine ed i soccorritori,  erano giunti anche la Sindaco di Curtarolo, Martina Rocchio, e il Consigliere regionale Luciano Sandonà.

Un primo esame esterno condotto dal medico legale non ha rilevato segni di violenza, suggerendo che il corpo potrebbe essere rimasto in acqua per un periodo prolungato.

Le diverse ipotesi sulle cause della morte

Bocche cucite su tutta la linea, però, non ci consentono di dire di più di quanto sopra riportato, soprattutto perché alle iniziali ipotesi dell’incidente, del malore o del gesto volontario, il ritrovamento dei documenti in un supermercato di Curtarolo, aprirebbe invece anche altri delicati interrogativi ai quali gli investigatori dovranno dare una risposta.