A Padova

Dona un rene al marito, si salvano entrambi: intervento tempestivo a Padova

Perfetta riuscita di un intervento, effettuato all'Ospedale Universitario

Dona un rene al marito, si salvano entrambi: intervento tempestivo a Padova
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Il primo trapianto di rene da vivente, con nefrectomia parziale robotica, che permette di conservare una maggiore quantità di tessuto renale è il traguardo che raggiunto dall'equipe multidisciplinare dei professionisti della UOC Chirurgia dei Trapianti di rene e pancreas, diretta dalla prof.ssa Lucrezia Furian (Qui sotto nella foto e, in copertina, l'intera equipe), e della UOC Urologia, diretta dal prof. Fabrizio Dal Moro, in sinergia con la UOC Anatomia Patologica e la UOSD Endourologia.

Lucrezia Furian

L'Azienda è tuttora prima in Italia per numero di trapianti di rene da vivente (56 realizzati nel 2024). A Padova il primo trapianto di rene da donatore vivente è stato eseguito nel 1991, in città nel 2008 è stato inaugurato anche il primo corso di formazione per l'incremento della donazione di rene da vivente. Nel 2010 l'équipe della UOC Chirurgia dei Trapianti di rene e pancreas ha portato a termine con successo i primi trapianti di rene AB0 incompatibili e con riceventi immunizzati. Nel 2017 c'è stato il primo crossover, mentre nel 2018 il primo trapianto di rene da donatore vivente in ricevente con HIV positivo.
La nefrectomia parziale robotica riduce le complicanze, per altro tutte lievi, al tre per cento, richiede un tempo operatorio di 140 minuti, bastano due giorni di degenza.

La comunicazione ufficiale dei risultati ottenuti

Nel caso di specie, grazie all'intervento perfettamente riuscito una signora, malata di cancro al rene, ha potuto donare il rene stesso al marito, dopo che la neoplasia era stata debellata ricorrendo alla chirurgia robotica.

Il presidente, Luca Zaia, sempre attento ai risultati della nostra Sanità, a caldo ha commentato:

“I nostri clinici non si arrendono mai. Ne siamo orgogliosi”

Il presidente del Veneto, Luca Zaia

Quando poi gli è stato richiesto un commento, ha precisato:

“Ancora una prima assoluta nella sanità veneta. Siamo di fronte a un settore nel quale ogni giorno può essere quello buono per qualcosa di nuovo per progredire nelle modalità di cura dei malati. Oggi siamo orgogliosi della collaborazione multidisciplinare del reparto Chirurgia dei Trapianti di rene e pancreas, diretto da Lucrezia Furian, e dell'Urologia, diretta da Fabrizio Dal Moro, in sinergia con Anatomia Patologica e Endourologia dell’Azienda Ospedale Università di Padova, che ha consentito di effettuare il primo trapianto di rene da vivente con nefrectomia parziale robotica”.

La soddisfazione di Zaia

“In questa vicenda c’è tutto il meglio della scienza sanitaria: capacità cliniche eccelse, lavoro di squadra, voglia dei sanitari di non arrendersi mai e di cercare sempre soluzioni nuove a favore della salute, e in questo caso della vita, non di uno, ma di due pazienti, l’utilizzo delle più moderne tecniche robotiche mininvasive, quel tocco di genio che fa di un bravo medico un grande clinico. Mi complimento con tutti  ed esprimo a tutti l’orgoglio di una terra che ha saputo fare della sanità un suo fiore all’occhiello”