Mannaia e coltelli in auto, 56enne fermato a un posto di blocco e trovato con un arsenale di lame
Quando i Carabinieri gli hanno chiesto come mai avesse in auto tutte quelle armi bianche, il 56enne, in centro a Casalserugo, ha tergiversato senza fornire un motivo ragionevole

A tradirlo è stata l'agitazione manifestata davanti ai Carabinieri, i quali lo hanno fermato a bordo della sua auto a un posto di blocco in centro a Casalserugo. I militari dell'Arma hanno così voluto approfondire il motivo della sua tensione. Dalla perquisizione del suo veicolo, la scoperta: nell'autovettura è stato trovato un arsenale di lame, composto da una mannaia e da tre coltelli.
Mannaia e coltelli trovati in auto, denunciato 56enne
Il tutto si è verificato nel corso della notte appena trascorsa, quella tra venerdì 11 e sabato 12 luglio 2025, nelle strade del centro di Casalserugo, dove una pattuglia dei Carabinieri si era appostata per eseguire un controllo di routine alla circolazione.
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Tra i veicoli fermati, c'è stata anche l'auto condotta da un 56enne, residente nel Piovese. Come anticipato, di fronte ai militari dell'Arma, il 56enne si è dimostrato piuttosto agitato, motivo per cui i Carabinieri hanno deciso di effettuare un controllo approfondito per capire da cosa potesse derivare la sua irrequietezza.
E' stata così perquisita la sua autovettura. Prima è stato aperto il cofano posteriore, nel quale i Carabinieri hanno inizialmente trovato una mannaia di 42 centimetri, di cui 24 centimetri di lama. Dopodiché è stato controllato l'interno dell'abitacolo: nei vani portaoggetti del cruscotto e delle portiere sono state scoperte altre tipologie di armi bianche: nel dettaglio, un coltello a serramanico di 13 centimetri, di cui 5 di lama, un coltello a serramanico di 28 centimetri, di cui 8 di lama e un coltello a farfalla di 24 centimetri, di cui 11 di lama. Subito, tutto quell'arsenale è stato posto sotto sequestro.

Il 56enne, alla domanda sul perché fosse in possesso di quelle quattro lame, ha tergiversato senza fornire una spiegazione ragionevole. Nei suoi confronti è scattata una denuncia, in ipotesi accusatoria, per il reato di porto abusivo di armi/oggetti atti ad offendere.
Ora dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria. Si precisa che il procedimento è in fase di indagini preliminari e che la colpevolezza dell’indagato potrà essere accertata solo all’esito del giudizio.