Va dalla madre per allontanarsi dall'ex, lui si presenta sotto casa e per una notte la minaccia con chiamate e messaggi
Nei confronti di un 43enne, già colpito da un ammonimento, è scattato il divieto di avvicinamento alla vittima, con l'applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Stazione di Vigodarzere hanno arrestato in flagranza di reato un 43enne padovano, residente a Mestrino, già noto alle forze dell’ordine per reati specifici, poiché ritenuto responsabile in ipotesi accusatoria di maltrattamenti in famiglia ai danni dell’ex compagna convivente.
Va dalla madre per allontanarsi dall'ex violento
Nel corso della serata di giovedì scorso, 12 giugno 2025, la donna, una 42enne, stanca delle continue vessazioni fisiche e psicologiche dell’ex compagno, ha deciso di lasciare l’abitazione di Mestrino e trasferirsi temporaneamente con le due figlie minori nell’appartamento della madre a Padova in quartiere Arcella.
Lui la raggiunge e la minaccia con chiamate e messaggi
Nella tarda serata del sabato 14 giugno 2025, il 43enne ha cominciato a contattare telefonicamente l’ex compagna riferendo di trovarsi sotto casa della madre e invitandola ad un incontro chiarificatore. Ricevuta risposta negativa da parte della donna, l'ex compagno, per tutta la durata della notte, ha tempestato la vittima con minacce tramite messaggio, alternandoli a continui tentativi di chiamate.
L'intervento dei Carabinieri e l'arresto
Nelle prime ore della mattina seguente, domenica 15 giugno 2025, la 42enne, intimorita e spaventata dalla situazione che si era venuta a creare, e considerato che l’ex compagno si trovava ancora sotto casa, non ha esitato a contattare la linea 112 richiedendo l’intervento dei Carabinieri.
L’equipaggio ha rintracciato e identificato il 43enne, risultato poi colpito da ammonimento emesso lo scorso aprile dal Questore di Padova. I militari dopo aver ricostruito la dinamica dei fatti hanno proceduto all’arresto dell'ex compagno che, su disposizione della Procura della Repubblica di Padova è stato posto agli arresti domiciliari nella propria abitazione, in attesa dell’udienza di convalida. Il giudice, nella mattinata di martedì 17 giugno 2025, ha convalidato l’arresto e applicato nei confronti del 43enne la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Si precisa che il procedimento è in fase di indagini preliminari e che la colpevolezza dell’indagato potrà essere accertata solo all’esito del giudizio.
Numero d'emergenza 112 o numero 1522 per i centri antiviolenza
"L’invito che l’Arma rivolge a tutte le donne che stanno vivendo una situazione di disagio fatta di violenza fisica, psicologica, sessuale o economica è di non esitare a chiedere aiuto alle Istituzioni già ai primi segnali di una deriva violenta del rapporto affettivo, rivolgendosi ai Carabinieri tramite il numero di emergenza 112 o contattando i Centri Antiviolenza che offrono supporto psicologico, legale ed economico alle vittime tramite il numero 1522 per ricevere consulenze telefoniche 24 ore su 24".