Gara notturna finisce in tragedia: ubriaco al volante travolge un 63enne in scooter
I due automobilisti non si conoscevano, ma stavano gareggiando per orgoglio finché la competizione non è finita in tragedia.

Nella tarda serata di venerdì 6 giugno, Luigino Tognin stava tornando a casa a bordo del suo scooter, quando un 22enne ubriaco lo ha investito mentre faceva una gara con uno sconosciuto tra le strade di Sant'Elena.
Ubriaco al volante travolge un 63enne in scooter
Luigino Tognin, 63enne, si stava dirigendo verso casa come faceva ogni sera, ma, a poche centinaia di metri dalla destinazione, è stato investito da una Fiat Punto che sfrecciava sulla sua carreggiata. L'impatto lo ha fatto sbalzare dalla sella fino a farlo atterrare a decine di metri di distanza, dentro un fossato.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti immediatamente gli operatori del Suem 118, che però non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Al volante della Punto c'era un 22enne che, sottoposto all'alcol test, ha registrato ben 1,1 grammi al litro. Di fatto, il limite è di 0,5 e quindi era oltre il doppio della soglia fissata dalla legge.
La gara notturna
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane stava gareggiando con dei suoi amici quando, per superarli, ha invaso la corsia opposta. Proprio in quel momento Luigino stava tornando da lavoro e, senza alcuna possibilità di schivarla, è stato colpito a gran velocità.
Di fatto, secondo quanto raccontato dal 22enne stesso, sarebbe stato provocato da un altro automobilista che avrebbe "osato" superarlo lungo la strada provinciale Berico Euganea. Da quel momento è iniziata una serie di sorpassi che, sfortunatamente per il 63enne, è finita in tragedia.
I Carabinieri della Compagnia di Este stanno indagando sulla dinamica dell'incidente, ma per il 22enne non ci sono molte speranze di cavarsela con una lavata di capo. Infatti, al momento è ai domiciliari a disposizione dell'autorità finché non sarà convalidato l'arresto con una probabile accusa di omicidio stradale.
Quello che inizialmente poteva sembrare un gioco, si è trasformato in tragedia. Le vite spezzate sono due: quella di Luigino, che non è mai arrivato a casa dopo una giornata di lavoro, e quella del 22enne che, nonostante fosse una bravata da ragazzi, ha finito per togliere la vita a un uomo.