Posta in via Canestrini imbrattata con scritte no-vax e anti-digitale, 30enne fermato con bombolette e parrucca
Arrestato ed indagato per il reato di "danneggiamento di sistemi informatici o telematici" oltre che per l'aver impedito il funzionamento di sistemi di video sorveglianza

Il comunicato diramato nel primissimo pomeriggio di oggi, 19 maggio 2025, dalla Questura di Padova, prende le mosse dall'attività di controllo del territorio durante la quale, quando erano circa le quattro e mezza, una Volante che percorreva via Canestrini, incrociava quello che sembrava essere un maschio dai tratti parzialmente travisati da uno scaldacollo ed una vistosa parrucca color arancio.
All'identificazione che più tardi ne sarebbe seguita, essendo sprovvisto di documenti, quello risultava essere tale L.T., classe 1994, residente in provincia di Reggio Emilia, che in una borsetta custodiva alcune bombolette di vernice rossa con la quale era stata presumibilmente oscurata una vicina telecamera di sorveglianza.
Da un controllo più allargato alla zona, anche in via Facciolati (angolo via Sant’Osvaldo) la telecamera di sicurezza che riprendeva l'Ufficio Postale Padova 12, era imbrattata così come le vetrine degli uffici sulle quali, sempre in rosso erano state vergate delle scritte, firmate con una W cerchiata e del seguente tenore: “Sostenibilità e CO2 sono una menzogna", “Digitale identità = morte della libertà", "AG2030/45=Schiavitù", "WAllet+€Digitale=Controllo criminale" e, ancora "#Stop legge Lorenzin".
Insomma, di spunti ce n'erano così tanti da doverseli far spiegare in Caserma dove, infatti, l'eccentrico nottambulo, italiano e senza fissa dimora, veniva arrestato ed indagato per il reato di "danneggiamento di sistemi informatici o telematici" oltre che per l'aver impedito il funzionamento di sistemi di video sorveglianza.
Al giovane restava poco da protestare, dato che al momento del fermo calzava guanti in lattice ed indossava vestiti macchiati con vernice rossa ancora fresca, come quella delle bombolette che gli erano state trovate in borsa. A suo carico emergevano anche precedenti di Polizia riguardanti proprio il deturpamento e l’imbrattamento di cose mobili ed immobili.
Valutata la gravità dei fatti, il Questore della provincia di Padova, Marco Odorisio, ha attivato la Divisione Anticrimine e notificato al 30enne un Avviso Orale, a titolo di misura cautelare preventiva.