Efficace attività di contrasto al traffico di stupefacenti: arrestati e processati due stranieri
Incessante la lotta della Questura ai reati di strada quali la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio

L'attività è stata svolta ad inizio settimana ma la Questura ha reso noto solo oggi, 10 maggio 2025, di avere arrestato un giovane tunisino che ha anche tentato di fingersi minorenne ed un pakistano, per spaccio di droga. Entrambi sono già stati processati.
Le gesta dell'africano
Il tunisino, era seduto su una panchina all’esterno del Centro commerciale “La Corte” a Padova, ed è stato visto cedere rapidamente un involucro, prelevato pochi istanti prima da un calzino della scarpa, ad un giovane italiano, noto tossicodipendente. La Polizia ha fermato entrambi e l’acquirente è stato trovato in possesso della dose di cocaina appena acquistata (poco meno di un grammo) mentre lo spacciatore aveva i 70 euro appena ricevuti, oltre ad altri 150 euro ed una seconda dose di hashish sempre nelle calze: tutto è stato sottoposto a sequestro penale.
Il tunisino che protestava la sua minore età, previa autorizzazione del Pubblico Ministero, è stato sottoposto ad accertamenti sanitari dai quali risultava essere, invece, maggiorenne e già indagato a piede libero tanto nel 2024 che ad aprile del 2025, sempre per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Processato per direttissima gli è stato intimato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
E quelle del pakistano
Sempre in attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti nel pomeriggio del 07 maggio, la Squadra Mobile notava un ragazzo straniero aggirarsi con fare sospetto nei pressi della fermata del tram di Borgomagno. Agenti in borghese, approfittando della pensilina per ripararsi a loro volta dalla pioggia, intervenivano per controllarlo e gli trovavano addosso tre panetti di hashish e due singole dosi, per un peso complessivo di circa 350 grammi, oltre a 520 euro in contanti. Sequestrato il tutto, il giovasne veniva identificato per 25enne pakistano incensurato e, arrestato, veniva anch'esso giudicato per direttissima e condannato ad un anno di reclusione 1.000 euro di multa.
La posizione del giovane pakistano ora è al vaglio dell’Ufficio Immigrazione ai fini dell’avvio della procedura di revoca del permesso di soggiorno.