Il Covid non ferma gli investimenti: all’ospedale di Camposampiero una nuova Tac di ultima generazione
Con il sistema a doppia energia, consente di eseguire indagini diagnostiche ad alta risoluzione aggiungendo alle informazioni anatomiche anche valutazioni di tipo funzionale.
Una macchina potente tant'è che è capace di scansionare il torace del paziente in meno di un secondo. Ma al tempo stesso una macchina sicura, nel pieno controllo degli specialisti che la mettono in funzione.
Sistema a doppia energia
La nuova Tac 128 slice in dotazione alla Radiologia dell’ospedale di Camposampiero è un gioiello della tecnica: con sistema a doppia energia, consente di eseguire indagini diagnostiche ad alta risoluzione aggiungendo alle informazioni anatomiche anche valutazioni di tipo funzionale. Il tutto in tempi sensibilmente ridotti, e abbattendo la dose radiante cui è esposto il paziente. Perché la potenza è nulla senza controllo, come recitava un noto spot pubblicitario degli anni ’90.
Investimento regionale
Installata nei giorni scorsi grazie a un investimento regionale di 700mila euro tra opere di adeguamento edilizio e acquisizione della macchina, la nuova Tac spicca anche per comodità di utilizzo: l’ampio diametro del tunnel di ingresso (78 cm), riduce infatti la sensazione di claustrofobia e permette un'ampia operatività al radiologo interventista durante le procedure mininvasive.
Così il direttore della Radiologia di Camposampiero, dottor Luca Cancian ha parlato della nuova Tac:
“Siamo orgogliosi di questa importante implementazione tecnologica installata in un momento molto delicato della pandemia grazie all’organizzazione di squadra dell’Ulss 6 Euganea. Questo arrivo consente di proseguire l’importante attività diagnostica di pazienti, sia ricoverati sia ambulatoriali, in modo sicuro mantenendo separati i percorsi tra Covid e non-Covid”.