Zaia: “Produzione vaccini, in Veneto ci sono aziende già pronte” | +1198 positivi Covid| Dati 22 gennaio 2021
Entro fine settimana prossima si dovrebbero finire tutti i richiami per poi partire con gli over 75. In attesa della nuova classificazione.
Punto stampa da Marghera con il Governatore Zaia, in attesa della nuova classificazione. Al centro del dibattito il tema vaccini.
Bollettino aggiornato
43.590 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, +1198 positivi (2,75% incidenza), terapie intensive 321 (-12), morti +75.
“E’ partita da un paio giorni un’opera di pulizia di parecchie strutture Covid in regione, in modo da limitare le compresenze – ha detto Zaia – Oggi poi è il giorno della classificazione, non sappiamo ancora il “colore” del Veneto, ma i numeri parlano chiaro e in ogni caso ci rimettiamo alle decisioni del Comitato tecnico-scientifico. Sembra che la terza ondata sia passata da noi, ma aspettiamo la conferma degli esperti”.
LEGGI ANCHE: E se le zone fossero per provincia? Padova e tutto il Veneto sarebbero verdi
Vaccini, prossima settimana dedicata ai richiami
Sulle mutazioni comunque il Governatore ha confermato che i vaccini sono comunque efficaci. Verso la fine della prossima settimana e inizio della successiva, verranno completati i richiami e si riprenderà con le vaccinazioni degli over 75.
Per il problema della fornitura di vaccini, viste le recenti problematiche legate a Pfizer, Zaia ha “aperto” all’ipotesi, qualora ci fosse il via libera, a una produzione made in Veneto: “Ci sono qui aziende private che sarebbero pronte”.
Se poi fossero autorizzati, Zaia ha messo sul tavolo la proposta di poter utilizzare in caso di necessità anche quello cinese o russo.
Tema riapertura scuole: la protesta
Sul tema scuole, a fronte delle proteste (anche in presenza da Marghera) dei genitori, Zaia un po’ seccato ha ribadito:
“Si è espresso un tribunale e ho già risposto ieri su questo, chiudere una scuola è sempre una sconfitta e capisco i genitori ma noi dobbiamo fare nostro dovere, mi spiace si rischi di trasformare il tutto in un dibattito politico”.
Di fatto però molti genitori non hanno digerito l’ordinanza regionale e anche oggi, venerdì 22 gennaio 2021, si sono fatti sentire fuori dalla sede della Protezione civile di Marghera.