Informatica

Che cos'è Convecs, il super calcolatore al servizio delle Università presentato a Padova

Attiva la rete di supecalcolo per l'Università di Padova, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e le Università di Verona di Ca’ Foscari

Che cos'è Convecs, il super calcolatore al servizio delle Università presentato a Padova
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Quali che siano le materie oggetto di studio, oggigiorno, sono così tanti i dati disponibili e da raffrontare, che le tradizionali tecniche di indagine risultano quanto meno lente se non insufficienti negli output finali.

Ricerca e analisi dei dati

L'interdisciplinarietà e la necessità di osservare i fenomeni da quanti più possibili punti di vista, poi, fa aumentare esponenzialmente le necessità di calcolo, non solo quando si tratti di materie tradizionalmente basate sui numeri quali ficica, ingegneria o matematica, ma anche per scienze sociali, umanistiche, biologia, medicina o farmacopea.

Da qui sorge la necessità di strumenti ad alte prestazioni (High-Performance Computing - HPC) per l'analisi di grandi quantità di dati, la simulazione di sistemi complessi e l'elaborazione di informazioni in modo rapido ed efficiente.

Gli strumenti ad alta capacità di calcolo sono quindi strategici per i centri di ricerca poiché consentono di ottimizzare le risorse, ridurre i costi e migliorare l'accesso alle piattaforme di stoccaggio dei dati.

Il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:

 

La strada dell'Università di Padova

Da tempo quindi anche l’Ateneo patavino ha avviato un processo per la realizzazione di una infrastruttura di High-Performance Computing (HPC) a servizio di tutta la comunità accademica.

E' così che l'Università aveva già portato a casa un finanziamento di 3.000.000 di euro per la realizazione dell'architettura del sistema hardware basato su un BasePOD NVIDIA con cinque server DGX H100 e diversi server GPU e CPU. da avere pronti ad inizio anno ed ora, grazie ad un finanziamento regionale da 15.000.000 di euro sta realizzando il progetto denominato CONVECS (Comunità Veneta per il Calcolo Scientifico) che metterà in rete con i laboratori di Padova e Legnaro dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), anche le Università di Verona di Ca’ Foscari.

Dei citati fondi, 4.000.000 di euro del progetto CONVECS, serviranno a rinnovare la rete interna dell'Università di Padova e la sua interconnessione ad alta velocità con le sedi esterne.

Convecs: un mezzo, non il fine

L’obiettivo di CONVECS, dicono gli artefici, è una struttura umano centrica e forse ciò aiuta anche a capire che quando si parla di intelligenza artificiale altro non si intende che il supporto teconologicamente più ampio ed avanzato per l'automazione della creatività umana.

Insomma, in linea con un vecchio adagio: l'intelligenza artificiale generativa, l’analisi intelligente e real-time, oltre che le applicazioni utili all’interazione sicura uomo-macchina, sono un mezzo, non il fine.

E proprio ieri, 11.03.2025, l'Università comunicava che un nuovo farmaco (il fine) è allo studio, proprio grazie alla realizzazione di cosiddetti “gemelli digitali” ovvero l’applicazione dell’intelligenza artificiale generativa e la sua capacità di calcolo complessa (il mezzo).

Diciotto milioni di euro ben spesi

Ecco: è partito di gran carriera il CONVECS – “Comunità Veneta per il Calcolo Scientifico” – strumento degli atenei e centri di ricerca veneti: la realizzazione dell'infrastruttura di supercalcolo (HPC) regionale è già operativa ed a disposizione della comunità scientifica e di esperti del mondo accademico veneto.

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