Folle inseguimento a Rivadolmo, 61enne lancia una pinza di ferro contro i Carabinieri
Già noto alle forze dell'ordine l'uomo ha tentato la fuga a bordo della sua A3

Nella notte del 19 febbraio 2025, i Carabinieri della Compagnia di Este sono stati coinvolti in un inseguimento di 15 chilometri con un 61enne italiano.
Inseguimento finito a Borgo Veneto
Un operatore della centrale operativa del Comando Compagnia di Este ha ricevuto, nelle prime ore dopo la mezzanotte, una chiamata da parte di un privato cittadino che segnalava una vettura sospetta nei pressi di un cantiere stradale nei pressi della frazione di Rivadolmo del Comune di Baone.
Giunti sul posto, i militari hanno intimato al veicolo di fermarsi, ma non obbedendo, il 61enne ha accelerato per provare a scappare a bordo della sua Audi A3 nera. L'inseguimento si è protratto per i Comuni di Este, Ospedaletto Euganeo e Borgo Veneto, dove si è concluso. Di fatto, durante la tentata il conducente ha commesso diverse violazioni del codice della strada, invadendo il senso opposto di marcia e rischiando diverse volte la collisione con diversi veicoli.
L'inseguimento si è concluso una volta raggiunto Ca' Briani del Comune di Borgo Veneto, dove il fuggitivo ha imboccato una strada stretta e, a causa dell'eccessiva velocità, è uscito di strada finendo in un fossato. L'uomo ha riportato lievi lesioni per l'incidente e, ormai disperato, ha lanciato con il Capo equipaggio una pinza di ferro che fortunatamente l'ha mancato.
Il cittadino è stato arrestato e perquisendo il suo veicolo sono stati ritrovati degli attrezzi che fanno ipotizzare al furto di gasolio dai mezzi pesanti presenti nel cantiere di Rivadolmo. Infatti, l'uomo era in possesso di due motorini elettrici e tubi di gomma per l'aspirazione del carburante.
Al momento di esibire i documenti, il 61enne ha presentato ai militari una patente contraffatta poiché la sua gli era stata ritirata anni prima. Inoltre, l'Audi usata per la fuga era senza targa anteriore e con la targa posteriore di un altro veicolo, su cui si stanno svolgendo degli accertamenti. Il fuggitivo è accusato di resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di arnesi da scasso e falsità materiale. Inoltre, l'uomo era già noto alle forze dell'ordine.
La Procura della Repubblica di Rovigo, in attesa dell'udienza per la convalida dell'arresto fissato per il pomeriggio del giorno stesso, ha accompagnato l'uomo alla sua abitazione, nella bassa padovana, per gli arresti domiciliari. Il Giudice ha convalidato l'arresto ed ha applicato la misura dell'obbligo di presentazione quotidiana presso la polizia giudiziaria, rimettendo in libertà l'uomo in attesa di giudizio.