A Padova

Insulta la Polizia durante un raduno non autorizzato di bikers: foglio di via confermato

Un provvedimento emesso lo scorso 15 settembre 2024 nei confronti di un 53enne che si era rivolto ai poliziotti con insulti e frasi offensive: il suo ricorso è stato respinto

Insulta la Polizia durante un raduno non autorizzato di bikers: foglio di via confermato
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Mentre anche a Padova si alzano i toni del dibattito attorno alla adozione delle cosiddette "zone rosse", misura indicata dal Ministro Matteo Piantedosi con una sua Direttiva dello scorso mese di dicembre, al fine di evitare la presenza di soggetti che possono creare disordini in luoghi pubblici, talvolta viene adottato lo strumento del "foglio di via" ovvero una misura preventiva adottata dal Questore per chi si renda responsabile di:

"fatti delittuosi, o comportamenti che sulla base di elementi di fatto mettono in pericolo l’integrità fisica o morale di minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica".

Un 53enne padovano, ad esempio,  lo scorso 15 settembre 2024, aveva oltraggiato il personale della Questura nel corso delle operazioni di identificazione dei partecipanti a un raduno motociclistico clandestino organizzato in via Svezia.

Per tale comportamento, gli era stato intimato, appunto, un "foglio di via" al quale, senza fortuna, egli si era immediatamente opposto, chiedendo al Questore, l’annullamento della misura cautelare: è proprio di oggi la notizia che il ricorso è stato respinto.

Il diniego fonda infatti le sue ragioni sul fatto che la misura di prevenzione di tipo personale, in questo caso della durata di 3 anni, era stata emessa per motivi di sicurezza pubblica: illegittimità del raduno motociclistico di velocità, pericolosità dell'evento con rischio di incidenti e turbativa dell’ordine e la sicurezza pubblica.

Raduno bikers non autorizzato, cosa è successo il 15 settembre 2024

Molti erano stati gli automobilisti che, costeggiando via Svezia, avevano segnalato alla Questura la presenza di centinaia di persone, tra cui molte minorenni, impegnate in gare di velocità con veicoli a motore, mettendo a repentaglio l’incolumità propria e quella degli altri utenti della strada.

Le Volanti giunte sul posto, constatavano la presenza di un assembramento di  350/400 motociclisti che, mediante passaparola in rete e sui social, avevano deciso di radunarsi per commemorare la recente scomparsa di un noto pilota motociclistico e youtuber.

Mentre i primi Agenti chiedevano l'aiuto di altri equipaggi, una cinquantina di motociclisti schieravano i loro mezzi facendoli rombare e suonando i clacson a mo' di sfida, con l’evidente intento - disse la Questura - di sbarrare la strada agli operatori di Polizia ed impedire gli accertamenti del caso.

E' proprio nel corso di tali verifiche che il 53enne, residente nella zona dei Colli Euganei, si rivolgeva ai poliziotti con espressioni offensive, di dileggio e discriminatorie, il tutto mentre una trentina di radunisti riprendevano la scena coi propri cellulari e lo applaudivano, incoraggiandolo ad incalzare ulteriormente gli operatori di Polizia.

A fatica il raduno clandestino veniva finalmente sciolto e le gare interrotte ma rimaneva la piena evidenza e comprovata gravità di quanto accaduto tanto che, intravvedendone i presupposti, il Questore di Padova, Marco Odorisio, disponeva l’adozione di 28 Fogli di Via obbligatori, nei confronti di altrettanti giovani fermati in zona industriale, quel 15 settembre, ed ai quali venivano contestati i comportamenti come sopra delineati.

Il ricorso "pilota" - giusto per stare in tema - del 53enne, non è andato a buon fine, però, cosicché ai 28 sanzionati, per un po' toccherà andare a correre altrove.

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