Medaglino San Fidezio: lei ha avuto un malore dopo che lui si è sparato
La Procura è pronta per l'esame balistico e quello autoptico
Il giallo di Medaglino San Fidezio sembra assumere contorni ora più definiti: lui si è suicidato e lei, presente alla scena, ha avuto un malore ed è ancora ricoverata in condizioni serie.
Quello che sappiamo
Proseguono le indagini a Medaglino San Fidezio, nella Bassa padovana, dove nel tardo pomeriggio di mercoledì 29 gennaio 2025, in seguito ad una chiamata, i Carabinieri di Este (PD) sono intervenuti ed hanno rinvenuto un uomo morto e la compagna di lui gravemente ferita.
Il corpo senza vita è di Silvano Vigato, 65enne, mentre la compagna (da una decina d'anni, anche se non convivevano nella stessa abitazione) si chiama Martina De Stefani ed ha 55 anni. Che, dopo essere stata rinvenuta a pochi metri dal cadavere ed aver ricevuto primo soccorso dal personale sanitario del SUEM, è stata inizialmente trasferita all'Ospedale di Padova e successivamente all'Ospedale di Schiavonia (PD) dove attualmente è nel reparto di terapia intensiva.
Le indagini sono in mano alla Procura di Rovigo che, unitamente al Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Padova, al Nucleo Investigativo Radiomobile di Este (PD), ai Carabinieri della Stazione di Borgo Veneto (RO), hanno svolto un sopralluogo per rilevare tutti gli indizi e le prove necessarie. Secondo il medico legale, salvo eventuali sviluppi degli accertamenti tecnici, il decesso sarebbe stato causato da un colpo di pistola auto inferto, detenuta regolarmente in licenza ad uso sportivo. Infatti, per la posizione del cadavere, la traiettoria del proiettile e la posizione dell'arma da fuoco, sarebbe la teoria più plausibile. Per il momento, si attende il miglioramento delle condizioni di salute della donna per chiarire ulteriormente le dinamiche.
Le indagini di Medaglino San Fidezio
La Procura di Rovigo pensa che non c'erano altre persone in casa al momento dello sparo e attualmente non sanno se qualcuno ha udito lo sparo o altri rumori provenienti dall'abitazione.
In attesa degli esami balistici della pistola, sarà eseguito l'esame autoptico della salma che, attualmente, si trova anch'essa all'Ospedale di Schiavonia.
Le dinamiche della vicenda non sono ancora chiare, ma l'ipotesi più probabile sarebbe il suicidio del 65enne al quale è seguito un malore della 56enne, anche se inizialmente gli investigatori pensavano si potesse trattare di un tentato femminicidio.
L'esterno dell'abitazione dove è stato rinvenuto il corpo dell'uomo: