A Montagnana

Catena della bici su una linea elettrica ferroviaria, indaga la Digos. Salvini: "Episodio sconcertante"

E' successo nella mattinata di giovedì 16 gennaio 2025 sulla linea Monselice-Mantova. Il cavo, se non rimosso, avrebbe potuto danneggiare il pantografo del treno, provocando conseguenze devastanti

Catena della bici su una linea elettrica ferroviaria, indaga la Digos. Salvini: "Episodio sconcertante"
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Il giorno successivo all'esposto depositato dal Gruppo Ferrovie dello Stato alla Digos della questura di Roma in merito a una serie di episodi che hanno causato rallentamenti e disservizi sulla rete ferroviaria italiana, anche la provincia di Padova è finita al centro della cronaca nazionale per un delicato caso che ha riguardato la stazione di Montagnana. Nella mattinata di giovedì scorso, 16 gennaio 2025, infatti, una catena per le bici è stata rinvenuta sulla fune elettrica della linea aerea del binario due (in copertina: immagine esclusiva Tg1).

"Il cavo, se non rimosso, avrebbe potuto danneggiare il pantografo del treno con conseguenti danni all'alimentazione della linea aerea, oltre che arrecare pericolo per la circolazione dei treni" evidenzia una denuncia di RFI.

Questo episodio, su cui ora sta indagando la Digos, insieme a un recente tentativo di sfondamento della centralina elettrica dei treni a Roma, hanno acceso nuovamente la luce sull'ipotesi di una strategia dietro i sabotaggi alla rete ferroviaria nazionale. Il Ministro ai Trasporti, Matteo Salvini, parla di "episodi sconcertanti", sottolineando la necessità di riferire in Parlamento già questa settimana.

Catena della bici su linea elettrica ferroviaria a Montagnana

Sul caso di Montagnana è stata aperta un'inchiesta da parte della Digos della Questura di Padova. Questo è ciò che è stato riferito in una nota stampa diffusa dalle Forze di Polizia locali:

"La Digos della Questura di Padova ha avviato approfondimenti investigativi in ordine all’episodio verificatosi presso la Stazione di Montagnana giovedì 16 gennaio quando, nella prima mattinata poco dopo le 7, veniva avvistata dal manutentore tecnico di RFI la presenza di un cavo di sicurezza per la chiusura delle biciclette rivestito in gomma, posizionato sulla fune elettrica della linea aerea del II binario della citata Stazione all’altezza del fabbricato viaggiatori.

Il personale tecnico addetto procedeva pertanto alla rimozione del cavo dalla linea aerea che risultava non essere stata danneggiata ed evitando ritardi dei convogli ferroviari di transito.

Si accertava pertanto come la presenza del cavo di chiusura della bici sulla linea elettrica, se non rimosso, avrebbe potuto danneggiare il pantografo del treno con conseguenti danni per l’alimentazione della linea aerea oltre che arrecare pericolo per la circolazione dei treni, come evidenziato nell’esposto denuncia formalizzato dai responsabili di RFI.

All’esito della presentazione del suddetto esposto al Compartimento Polfer di Verona, la Digos della Questura di Padova trasmetteva segnalazione alla Procura della Repubblica di Rovigo in ordine all’ipotesi di reato 'attentati alla sicurezza dei trasporti' ai sensi dell’articolo 432 c.p. che prevede la reclusione fino a 5 anni".

Riguardo a quanto riferito dalla Digos, c'è da evidenziare alcuni passaggi: in primo luogo, il fatto che la catena è stata rinvenuta sulla fune elettrica del binario due, utilizzato come linea di servizio e quindi meno rispetto al numero uno dove corrono i convogli passeggeri. Se qualcuno avesse voluto sabotare la linea Monselice-Mantova, avrebbe dovuto quindi "attaccare" il primo binario della stazione di Montagnana. In tal senso, nella sua condanna dell'episodio, il consigliere comunale con delega alla Sicurezza Marco Favero si è espresso ipotizzando una “bravata” piuttosto che di un gesto volontario per danneggiare le infrastrutture.

A prescindere da ciò, RFI ha ribadito che la presenza della catena sulla linea elettrica, se non rimossa, avrebbe potuto comunque danneggiare il pantografo del treno, arrecando danni importanti all'alimentazione della linea aerea e quindi innescando un possibile blocco della circolazione ferroviaria. Circostanza quest'ultima che, nelle ultime settimane, si è verificata con alta frequenza in tutta la Penisola.

Nelle stesse ore del caso di Montagnana, anche a Roma il trasporto ferroviario sarebbe stato preso di mira con un tentativo di sfondamento della centralina dei treni.

Esposto di Rfi

Il Gruppo Ferrovie dello Stato, alla luce dei numerosi episodi che hanno colpito ripetutamente la loro rete, ha deciso di muoversi con un esposto alla Digos.

"Non si può escludere in radice l’ipotesi che si tratti di una situazione connessa ad attività interne e o esterne volutamente mirate a colpire gli asset aziendali con la finalità di destabilizzare, anche a livello istituzionale e governativo il gruppo Fs ed il relativo management".

Così recita la denuncia presentata da Ferrovie. Nei cinque giorni precedenti alla denuncia, si conta la bellezza di 396 treni che hanno avuto problemi di varia natura.

Ad alimentare i sospetti di Fs sono soprattutto gli orari in cui si sono verificati i problemi - al mattino o alla sera, a ridosso dei picchi di traffico - oltre alla tipologia dei guasti, legati spesso alla linea elettrica, e dei treni, dato che nel mirino sono finite spesso le tratte dell'alta velocità. Tocca ora alla Digos di Roma verificare eventuali anomalie e trasmettere una prima informativa alla Procura.

Salvini: "Episodi sconcertanti"

In tutta questa faccenda, c'è però una persona che inevitabilmente viene toccata dalla delicata situazione che sta affrontando la circolazione ferroviaria nazionale. Stiamo parlando del Ministro ai Trasporti Matteo Salvini che, proprio a seguito delle numerose problematiche, è attaccato da più fronti dall'opposizione.

Sui due ultimi casi di Padova e Roma, però, il Vice-Premier si è allineato alla posizione dell'esposto di RFI, dichiarando che già in questa settimana interverrà in Parlamento per riferire urgentemente dell'ipotesi sabotaggi.

"Alla luce delle notizie di particolare gravità emerse nelle ultime ore, con episodi sconcertanti in provincia di Padova e a Roma, ritengo urgente informare il Parlamento. Confido di essere in Aula già questa settimana. Ringrazio intanto donne e uomini del gruppo Fs che, dopo l’esposto per troppi incidenti anomali, si sono mobilitati anche per presidiare i punti più delicati delle linee ferroviarie".

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