A Monselice

Pusher usavano la sala-slot di fiducia come base per nascondere e vendere cocaina, locale sospeso per 30 giorni

Oltre a numerosi episodi di liti e disturbo, all'interno dell'esercizio pubblico è stata rilevata la presenza di un'organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti

Pusher usavano la sala-slot di fiducia come base per nascondere e vendere cocaina, locale sospeso per 30 giorni
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Nel corso della mattinata di sabato 21 dicembre 2024, è stato notificato dal personale della Squadra Amministrativa della Questura di Padova, unitamente a un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e al personale dell’Arma dei Carabinieri, il provvedimento, a firma del Questore della Provincia di Padova Marco Odorisio, di sospensione della licenza di raccolta del gioco tramite apparecchi video-lottery e dell’accessoria licenza di somministrazione di alimenti e bevande al titolare di un pubblico esercizio di Monselice.

Sala-slot di Monselice come base per nascondere e vendere cocaina

Alla base della decisione vi è la necessità di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di disturbo e pericolosità sociale venutasi a creare nel tempo, a causa di una consolidata presenza di criminali che avevano posto la loro base operativa nel locale pubblico al fine di agevolarsi l’attività illecita dello spaccio degli stupefacenti.

Nei confronti del locale numerose sono state inoltre le segnalazioni degli abitanti della zona determinate da situazioni di disturbo e liti che spesso hanno richiesto l’intervento del personale dell’Arma dei Carabinieri.

In particolare, personale dell’Arma dei Carabinieri ha posto all’attenzione del Questore di Padova Marco Odorisio lo smantellamento di una organizzazione criminale di cittadini nordafricani i quali si servivano del locale video lottery come luogo per nascondere e cedere sostanze stupefacenti del tipo prevalentemente cocaina.

Scatta il provvedimento di sospensione

L’attività investigativa, iniziata nel mese di ottobre, ha permesso di procedere, lo scorso 23 novembre, all’arresto in flagranza di reato di due cittadini di origini tunisine e altri tre denunciati in stato di libertà, responsabili in concorso del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

A supporto della decisione vi sono anche diversi controlli degli avventori eseguiti che hanno portato all’identificazione di persone gravate da precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, tra cui reati di percosse, minaccia, ubriachezza molesta e lesioni personali.

Considerata pertanto la necessità di provvedere con urgenza alla chiusura temporanea dell’attività, per interrompere la complessiva situazione di illegalità e pericolo, la licenza del titolare dell’esercizio, di nazionalità cinese, è stata sospesa per 30 giorni.

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