Cosa fare a Padova e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 21 e domenica 22 dicembre 2024
Ecco una selezione di appuntamenti imperdibili per il prossimo fine settimana
Non sapete ancora cosa fare nel prossimo weekend? Ecco qui di seguito tutta una serie di eventi organizzati a Padova e provincia da sabato 21 e a domenica 22 dicembre 2024 (in copertina: Enrico Brignano nello spettacolo "I Sette Re di Roma").
Otre agli eventi di seguito, il periodo di dicembre significa anche un'altra cosa: MERCATINI DI NATALE. Non perdetevi i prossimi appuntamenti per vivere al meglio la magia delle feste a Padova e provincia. Clicca qui e scopri!
Cosa fare a Padova e provincia nel weekend
A Padova, Enrico Brignano in "I Sette Re di Roma"
Fino a domenica 22 dicembre, al Teatro Geox di Padova, Enrico Brignano torna in scena con uno spettacolo della grande tradizione targata "Garinei e Giovannini": I sette re di Roma, la leggenda musicale scritta da Gigi Magni e musicata da Nicola Piovani nel 1989.
L’attore ripropone questo grande classico cercando un equilibrio tra la tradizione e i tempi moderni, con un adattamento rispettoso del precedente ma sicuramente più corrispondente al gusto-e ai tempi-di oggi. I mitici sette re all’origine della fondazione di Roma si susseguiranno, in un rocambolesco alternarsi di travestimenti di Brignano, tra canzoni, balli e vicende più e meno note, riconducibili agli albori della storia.
Tra mito e realtà, affiancato da Michele Gammino nel ruolo di Giano, un po’ Dio e un po’ narratore, Brignano ci riporterà indietro nel tempo insieme a una compagnia giovane e brillante, per mostrare che in fondo, per quanto i tempi cambino, la natura dell’uomo resta sempre la stessa e, a distanza di secoli, ciò che persegue è ancora l’ideale di libertà che rende una vita degna di essere vissuta.
Insieme a Brignano e Gammino, saliranno sul palco anche Pasquale Bertucci, Giovanna D’Angi, Ludovica Di Donato, Michele Marra, Simone Mori, Ilaria Nestovito, Andrea Perrozzi, Andrea Pirolli, Emanuela Rei ed Elisabetta Tulli. Scene di Mauro Calzavara, disegno luci di Marco Lucarelli, costumi di Paolo Marcati, coreografie di Thomas Signorelli, regista assistente Pierluigi Iorio.
Per ulteriori informazioni e biglietti, visitare il seguente sito.
Ad Abano Terme, "Emozioni Sipario"
Alle ore 21.00 di sabato, 21 dicembre 2024, alla Scuola di recitazione Sipario APS di Abano Terme si terrà "UN CANTO DI NATALE", con Tito Pavan e Luca Francioso.
Liberamente ispirato al Canto di Natale di Dickens. La storia è arcinota. Una notte di Natale il ricco e avaro Ebenezer Scrooge ha un incontro ravvicinato con il fantasma del suo vecchio socio in affari morto alcuni anni prima, che gli annuncia l’imminente visita di tre spiriti: lo Spirito del Natale passato, quello del Natale presente, e quello del Natale futuro. Al termine di queste tre visite notturne Scrooge cambia vita e diventa buono e generoso.
Una lettura d'attore di Tito Pavan con le musiche eseguite dal vivo da Luca Francioso alla chitarra.
Biglietto € 12,00.
A Piove di Sacco, "Ugo Valeri: Dandy e ribelle"
Fino al prossimo 23 marzo 2025, Piove di Sacco renderà omaggio a Ugo Valeri, con un ampio spazio espositivo a Palazzo Pinato Valeri, con la mostra "Dandy e ribelle".
Il titolo della mostra afferma il sottotitolo di questa originale retrospettiva che riunisce circa ottanta opere di un artista che è stato spesso avvicinato a Toulouse-Lautrec per la capacità di dare corpo e anima, con pochi tratti, all’umanità che incrociava nel suo irrequieto peregrinare, nelle serate di stordimento, nel suo mordere un’esistenza sempre sopra le righe.
Una vita percorsa tra genio e sregolatezza che, nel 1911, si concluse tragicamente a seguito di una caduta da una finestra di Ca’ Pesaro a Venezia in circostanze mai chiarite. Aveva 37 anni, un’età che lo accomuna a Raffaello,Parmigianino, Watteau, Van Gogh,Toulouse-Lautrec, Tancredi o a Rimbaud, Byron, Mozart…
Nel 1909 quando espone a Ca’ Pesaro a Venezia le sue opere distribuite su tre sale, mescola generi e soggetti, così facendo propone una nuova prospettiva verso l’arte contemporanea in contrapposizione con le scelte ritenute “paludate” della Biennale di Venezia, e dà così avvio alla stagione della cosiddetta “Secessione Capesarina”, tanto che Arturo Martini alla sua morte scrive: “Ugo fu per noi la tromba del nuovo mattino”.
Il suo sguardo libero senza timore del confronto con il passato fu la sua eredità lasciata agli artisti dell’epoca. Un artista che, anche grazie ai numerosi prestiti da collezioni private, verrà restituito all’attenzione del pubblico in tutta la sua straordinaria complessità.
Sabato 21 e domenica 22 dicembre sarà possibile fare una visita gratuita guidata e animata alla mostra con Ugo Valeri, sì, proprio con l'artista! Una vera piece teatrale accompagnerà i visitatori, lungo le opere, la vita e l'arte di Valeri con Valeri.
Un evento davvero esclusivo a cui si potrà partecipare solo su prenotazione a numero chiuso, su due turni giornalieri, alle 16.30 e alle 17.30.
- soggetto: Sabrina Morena, Giacomo Segulia
- regia: Sabrina Morena
- interpreta Ugo Valeri: Giacomo Segulia
Per le prenotazioni:
UFFICIO IAT Saccisica: info@welcomesaccisica.it ; tel. 049 9709316
A Este, Natale al Museo
Domenica, 22 dicembre 2024, a Este il Museo Nazionale Atestino ha organizzato un concerto dell'Ensemble Civica per augurare a tutti buone feste. Il concerto inizierà verso le 16.30, e sarà a ingresso libero. Non mancate!
A Padova, la mostra "Ezio Bruno Caraceni - Nel Labirinto dell'Informale"
Dal 7 dicembre 2024 al 30 marzo 2025 il Museo Eremitani ospita la mostra Ezio Bruno Caraceni - Nel labirinto dell’informale - dagli anni '50 ai '70, una significativa finestra su un artista veneto da riscoprire, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
La retrospettiva è composta da oltre cento opere provenienti dall'Archivio Caraceni, che raccontano il percorso dell'artista, nato a Chioggia nel 1927 e morto a 59 anni, dopo aver vissuto gran parte della vita a Roma. Il percorso espositivo, curato da Enrica Feltracco e Massimiliano Sabbion, è stato studiato per porre l'accento sui mezzi che Caraceni ha utilizzato per «uscire dalla tradizione», grazie alla sua pittura di gesto: un'arte tecnica, rigorosa, oggettiva, che rifugge da ogni tentazione intimistica, attraverso quattro periodi nella vita dell'artista.
Caraceni, opere, Collezione Privata, Chioggia
Caraceni, opere, Collezione Privata, Chioggia
Si comincia con il periodo della «formazione» (dalla fine degli anni '40 al 1956): un percorso variegato che, a partire dal trasferimento a Roma - presto segnato dalla «rivoluzione degli artisti di via Margutta» nel 1954 - arriva fino all'invito della Biennale di Venezia del 1956. Si prosegue con le "plastiche", create dal 1957 al 1961. In questa sezione si può ammirare quanto realizzato con il plexiglass sottile extra lucido, ma anche i crateri derivanti dai sacchi, resi celebri da Alberto Burri.
I "fili", negli anni '60, caratterizzano il periodo più rappresentativo dell'arte di Caraceni, rappresentando il punto di rottura tra chiodi e fili di ferro. L'ultimo periodo individuato dai curatori è quello dei «labirinti e delle mappe», presenti nell'importante mostra alla Galleria del Cavallino, curata da Maurizio Calvesi nel 1968, anno in cui Caraceni viene anche invitato nuovamente alla Biennale d'Arte di Venezia e di Tokyo. Nelle Mappe si percepisce il bisogno di un ritorno ad un mondo antropizzato, ma dove la scienza diventa fantascienza, lo spazio "fantaspazio".
La riscoperta è il valore aggiunto di questa esposizione, che giunge sedici anni dopo quella che l'Università degli Studi di Padova realizzò a Palazzo Ragazzoni Flangini Biglia di Sacile, con la collaborazione del settore Cultura del Comune di Padova.
Dal 07 dicembre 2024 al 30 marzo 2025, tutti i giorni, dalle 09:00 alle 19:00.
Prezzo: incluso nel biglietto di ingresso al Museo Eremitani.
Per maggiori informazioni, consultare il seguente sito.