Minacce al legale di Filippo Turetta, Gino Cecchettin: "Solidarietà e rispetto per la giustizia"
Il padre di Giulia ha condannato fermamente l’episodio e richiama l’importanza di un clima di serenità e dialogo: "E' solo attraverso questi principi che possiamo costruire una società più giusta e umana"
La tensione attorno alla condanna di Filippo Turetta continua a crescere, raggiungendo un nuovo apice con l’intimidazione subita dall’avvocato Giovanni Caruso, legale del ragazzo, a cui è stata inviata una busta contenente tre proiettili. Un gesto che ha sollevato condanne unanimi.
Solidarietà con l'avvocato Caruso
A farsi portavoce di un appello al rispetto è Gino Cecchettin, che ha espresso solidarietà all’avvocato Caruso:
"E' profondamente inquietante e inaccettabile da concepire in una società civile. Ogni forma di intimidazione o violenza, anche simbolica, è da condannare senza esitazione".
Il padre di Giulia ha ribadito che la giustizia deve procedere con serenità e che episodi di questo tipo non fanno altro che danneggiare il lavoro della Fondazione Giulia Cecchettin, impegnata nella promozione di una società più giusta e umana. Ha poi aggiunto:
"E' solo attraverso questi principi che possiamo costruire una società più giusta e umana. Esprimo piena solidarietà all'avvocato Caruso e il mio auspicio è che le autorità facciano luce rapidamente su questo grave episodio".
"Esorto tutti a impegnarsi a promuovere valori di rispetto, pace e dialogo, anche nei momenti più difficili. Anche e soprattutto di dolore. Continuiamo a lavorare insieme, con fermezza e senza cedere all'odio".
Minacce alla famiglia e all'avvocato
L’episodio si inserisce in un contesto di crescente ostilità verso la famiglia Turetta, sotto stretta sorveglianza dei Carabinieri da ormai un anno a Torreglia. Dopo le minacce e gli insulti ricevuti in seguito all’omicidio di Giulia, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli intorno alla loro abitazione principale, estendendo la misura anche a una seconda proprietà dotata di sistemi di videosorveglianza.
Il clima di odio si è ulteriormente esacerbato lo scorso luglio, quando la diffusione del video di un colloquio in carcere tra Filippo e i suoi genitori ha suscitato forti reazioni sui social media e non solo.
A questo, si sono aggiunte le minacce all'avvocato difensore, a neanche 24 ore dalla sentenza che sanciva l'ergastolo per Turetta. Nel primo pomeriggio dello scorso mercoledì, 4 dicembre 2024, una busta contenente tre proiettili è stata recapitata al suo studio padovano dell'avvocato Caruso, avvolta in un foglio di carta. Immediatamente, il penalista denunciato l’accaduto alla Questura, che ha portato all’intervento della squadra mobile, della Digos e della scientifica.
Il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Giuseppe Forlenza e su indicazione del questore Marco Odorisio, ha disposto la vigilanza sull’abitazione dell’avvocato, sul suo studio e sull’istituto universitario dove è professore di diritto penale.