Scappa alla vista dei Carabinieri ma rimane incastrato con un piede in una recinzione
Nonostante la posizione in cui si era venuto a trovare, lo straniero, più volte, ha tentato di colpire i carabinieri.
Durante un servizio esteso di controllo del territorio a Padova disposto dalla compagnia carabinieri cittadina, che si è svolto nelle ore pomeridiane-serali di ieri, la Sezione Radiomobile di via Rismondo ha arrestato due soggetti, di cui uno latitante, e denunciato in stato di libertà un terzo.
Rocambolesca fuga
Transitando in via Guizza, verso le 13.30, un equipaggio della radiomobile concentrava la sua attenzione nei confronti di uno straniero che, vista l’auto di servizio avvicinarsi, manifestava un forte nervosismo tipico di chi vuole eludere il controllo. Capite quindi le intenzioni dei militari che si stavano apprestando a fermarlo, l’uomo dava inizio a una rocambolesca fuga, saltando più recinzioni dei giardini condominiali di via Genovesi, costantemente inseguito dai militari che, con non poca fatica, sono riusciti a fermarlo dopo che era rimasto incastrato con un piede nella recinzione di un giardino ed rimanendo appeso a faccia in giù.
Nonostante la posizione in cui si era venuto a trovare, lo straniero, più volte, ha tentato di colpire i carabinieri scalciando con la gamba che era rimasta libera, fino alla sua immobilizzazione che si è concretizzata subito dopo. Non apparendo giustificabile la fuga, considerato che non deteneva nulla di illecito, l’attenzione degli operanti si è focalizzata sulla carta di identità rilasciata dalle autorità belghe da lui esibita per essere identificato.
La verifica del documento d'identità
Inizialmente il documento appariva genuino, ma una volta esaminato con un microscopio negli uffici del reparto, sono emerse delle difformità rispetto al modello originale, avvalorando il fatto che si trattava di un documento abilmente contraffatto. Pur risultando incensurato con le generalità riportate sul documento: TASFAWED Khaled, algerino nato nel 1984, il foto-segnalamento eseguito nei suoi confronti, con il riscontro alla banca dati nazionale, faceva risultare che il soggetto era colpito da un ordine di carcerazione emesso nel mese di giugno 2020 dalla procura della repubblica di Imperia, per reati in materia di stupefacenti, con l’alias di KALID Alì, nato in Tunisia nel 1986.
In relazione agli esiti degli accertamenti i militari hanno proceduto al suo arresto, oltre che in esecuzione al provvedimento restrittivo pendente nei suoi confronti, anche per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e per il possesso di un documento di identificazione contraffatto, accompagnandolo alla casa circondariale di Padova.
Altri due interventi
Verso le 17, un altro equipaggio della Sezione Radiomobile di Padova, percorrendo via Stratico, ha proceduto al controllo di un cittadino tunisino già noto alle FF PP che già nel decorso mese di maggio era stato protagonista di un singolare episodio per fuggire da un equipaggio dello stesso reparto che si accingeva a controllarlo, scagliando una bicicletta nei confronti dei militari. In quella circostanza era stato trovato in possesso di un etto di eroina già confezionata in dosi. Quest’ultimo, colpito dal provvedimento del divieto di dimora nella Regione Veneto, e sistematicamente protagonista di violazioni alle prescrizioni derivanti dallo stesso, come puntualmente più volte segnalato dai Carabinieri patavini in varie circostanze, è risultato essere colpito da un ordine di carcerazione della Procura di Padova che sostituisce con la misura restrittiva, quella precedentemente citata. Per tale ragione SAAD Abderrazak, tunisino nato nel 1974, è stato associato alla casa circondariale di Padova.
Infine, un equipaggio dello stesso reparto, quasi contestualmente all’evento precedente, davanti alla lavanderia self service di via Volti, procedeva al controllo di B.H., tunisino nato nel 1998 e senza fissa dimora in Italia, trovandolo in possesso di tre dosi di Hashish per un peso complessivo di 3 grammi. Per tale ragione è stato denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.