Sciopero generale, anche a Padova in migliaia sfilano per le strade contro la manovra economica
Dalla zona industriale, la protesta è arrivata fino al centro: il corteo ha percorso le strade cittadine, fermandosi poi in piazza Garibaldi
Come è accaduto in tante altre piazze italiane, una mobilitazione ha visto protagonisti migliaia di lavoratori, pensionati e studenti anche a Padova, in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil, con l'adesione di Adl Cobas. Le manifestazioni, svoltesi in diverse zone della città, hanno preso di mira le politiche economiche e sociali del governo Meloni, ritenute inadeguate per tutelare il lavoro e i diritti dei cittadini.
Si comincia dalla zona industriale
La giornata è iniziata presto nella zona industriale, dove gli iscritti Adl Cobas hanno dato il via alle proteste.
"Siamo in piazza contro le politiche del Governo Meloni e le politiche economiche e sociali, con scioperi e manifestazioni nella zona industriale, cercando di rallentare e bloccare il più possibile le attività economiche", spiega Luca Dall'Agnol, delegato Adl Cobas. "Una giornata di sciopero generale, per noi, deve essere anche questo, non soltanto un corteo".
Di seguito, un video girato dal Cobas durante la protesta nella zona industriale di Padova:
Sulla loro pagina ufficiale, Adl Cobas Padova ha pubblicato anche questo filmato:
La protesta in centro
Dai presidi, si è passati al centro città, diventato il cuore pulsante della protesta, con un corteo che ha attraversato le vie principali per culminare in piazza Garibaldi. Qui si sono unite le manifestazioni organizzate da Cgil e Uil, che hanno richiamato un’ampia partecipazione.
Michele De Palma, Segretario generale Fiom Cgil, ha sottolineato il peso delle ingiustizie subite dai lavoratori:
"Perché noi paghiamo sempre. Paghiamo quando, durante il Covid eravamo a chiamati a lavorare, mentre tutti erano a casa. Paghiamo con i morti sul lavoro quando ci sono gli infortuni. Paghiamo il fisco di questo paese, che tiene in piedi la sanità, la scuola, l’università. Il problema sono quelli che non pagano. E a non pagare sono sempre gli stessi: la classe dirigente, i ricchi di questo nostro paese".
A questo, si è aggregato anche Massimo Zanetti, Segretario generale Uil Padova, che ha voluto evidenziare il sacrificio dei manifestanti per essere in piazza a dimostrare:
"I lavoratori che sono qui questa mattina vengono qui per tutelare e difendere i diritti di chi sciopera e chi non sciopera. E quelli che sono qui perdono la busta paga, bisogna ricordarglielo al Ministro Salvini. Esercitano un diritto costituzionale per migliorare le condizioni reali delle persone. Per questo siamo qui, non per strane stravaganze ideologiche".
Le richieste al Governo
La manifestazione è stata anche un’occasione per portare avanti richieste concrete. Roberto Toigo, segretario generale Uil Veneto, ha posto l’accento sulla necessità di interventi strutturali:
"C’è una parte del paese che sta male e non arriva a fine mese. Ecco perché manifestiamo oggi, non tutto va male, ma una gran parte delle persone vive in una situazione di disagio. Abbiamo bisogno di chiedere al Governo che ci sia più sicurezza; chiedere che ci sia un adeguamento delle pensioni e del potere d’acquisto dei lavoratori; una sanità equa e giusta per tutto il paese.
"Ecco perché siamo qua oggi. E questo lo facciamo anche per dare speranza a tutti i giovani che abbiamo visto al Job e Orienta di ieri. Giovani che hanno bisogno di un paese con una politica industriale adatta per il loro futuro".
Lo sciopero generale ha coinvolto diversi settori: i trasporti si sono fermati per quattro ore, mentre scuole, uffici postali e sanità hanno registrato uno stop di otto ore. Una protesta che, come ricordato da Michele De Palma, rappresenta "una giornata di lotta, ma anche una festa, un Primo maggio che i lavoratori pagano".