Studente precipita dal terzo piano dello studentato, ipotesi suicidio: è il terzo caso in tre mesi a Padova
L'università è in lutto, i colleghi della Galileiana: "La sua risata avvolgente continuerà per sempre a risuonare nei nostri cuori e nei corridoi della nostra Scuola"
La comunità dell'Università di Padova è profondamente scossa dalla tragica morte di un giovane studente di 21 anni, precipitato dal terzo piano della residenza universitaria ESU di Via Venezia. Al momento, sono ancora in corso gli accertamenti per chiarire la dinamica dell'incidente, ma non si esclude alcuna ipotesi, tra cui anche quella di un gesto estremo (in copertina: la residenza ESU Nord Piovego di Via Venezia - fonte: ESU).
Lutto nella comunità accademica
Era visto come un punto di riferimento per gli altri studenti, il ragazzo di 21anni trovato senza vita ieri, martedì 12 novembre 2024, nei pressi dello studentato ESU di Via Venezia, accanto al Dipartimento di Psicologia dell'Università di Padova.
Il corpo del ragazzo, residente nell'appartamento dello studentato di Via Venezia, è stato scoperto intorno alle 8 di mattina, privo di vita, dai soccorritori del 118 che sono intervenuti sul posto. Secondo le prime ricostruzioni, la caduta sarebbe avvenuta dal terzo piano della struttura, ma le circostanze che hanno portato al tragico evento sono ancora in fase di accertamento.
Visto quanto successo, il Dipartimento di Matematica ha sospeso le lezioni di ieri, nel rispetto del lutto appena subito.
Il ricordo dei colleghi
Frequentava il corso di Matematica, ed era sempre visto come una persona gentile, premurosa e sempre pronta ad aiutare, sia nello studio che nelle diffoltà quotidiane. Così lo descrivono i compagni della Scuola Galileiana, di cui faceva parte.
Uno studente eccellente, sensibile e premuroso. Nel ricordarlo, i ragazzi della Scuola Galileiana hanno voluto scrivere una lettera, stringendosi attorno alla famiglia del 21enne. Di seguito, quanto scritto dagli studenti:
"Vogliamo ricordarlo per la sua estrema dolcezza e disponibilità con tutti noi; la sua gentilezza e la capacità di mettere a suo agio chiunque parlasse con lui ci mancherà tutti i giorni. Era attento affinché la sensibilità di chi entrava in contatto con lui non venisse mai calpestata o ferita. Bastava anche solo un accenno a un dispiacere, di qualsiasi entità e natura, perché si preoccupasse e offrisse il suo supporto".
"Era una persona appassionata e intelligente, ed era capace di trasmettere la sua passione a tutti noi con gioia e ironia; era un mentore per le studentesse e gli studenti più piccoli, sia della Scuola Galileiana che del suo liceo, ed aveva la pazienza di ascoltarli e aiutarli, nello studio della Matematica come nelle difficoltà della vita. Vogliamo ricordarlo per la sua tenerezza nell’aiutare le sue colleghe e i suoi colleghi e nel parlare alle sue amiche e ai suoi amici, anche nei momenti più difficili e pesanti. Vogliamo ricordarlo per tutto l’impegno che profondeva all’interno della Scuola, e per la sua contentezza nell’apprendere conoscenze nuove e non necessariamente vicine a lui".
"Era un gigante gentile, la sua presenza fisica ed emotiva era rassicurante per chi gli stesse intorno. Era una persona sensibile e profonda, era giocoso e divertente. Amava conoscere persone nuove e trovare occasioni per conoscerle e capirle. La Comunità della Scuola Galileiana, e in particolare le sue studentesse e i suoi studenti, soffre oggi una tremenda perdita. Ci stringiamo attorno all’immenso dolore dei familiari e delle amiche e degli amici. La sua risata avvolgente continuerà per sempre a risuonare nei nostri cuori e nei corridoi della nostra Scuola".
Il cordoglio delle istituzioni
Daniela Mapelli, Rettrice dell'Università di Padova, alla notizia della morte del giovane studente, ha rilasciato un breve commento sulla vicenda, mostrando la propria vicinanza alla famiglia del ragazzo:
"La morte di un giovane studente della scuola Galileiana ci lascia attoniti, sconvolti e profondamente tristi. Ho letto con profonda commozione il ricordo che ne hanno fatto le sue compagne e i suoi compagni, descrivendolo con un ragazzo dolce, disponibile, gentile e rassicurante, in grado di aiutare e fare da mentore a studentesse e studenti più giovani. Tutta la comunità che forma l’accademia patavina si stringe al dolore della mamma, della sorella, dei parenti, delle amiche e degli amici".
A questo, si collega anche il Direttore della Scuola Galileiana, Gianguido Dall'Agata, il quale ha aggiunto:
"La notizia della morte di uno studente della Scuola Galileiana ha lasciato in tutte e tutti noi un profondissimo sgomento. Per l’intera comunità che forma la Scuola è oggi quindi un giorno di immenso dolore e silenzio. Ora non ci resta che ricordare il giovane che ci ha lasciato, e stare vicini alle sue compagne e ai suoi compagni di studio, per i quali abbiamo organizzato un incontro di condivisione di quanto accaduto con il supporto di professioniste psicoterapeute dell’Ateneo".
Il terzo caso in tre mesi
Purtroppo, questo tragico episodio in Via Venezia non si tratta di un caso isolato. Lo scorso 9 ottobre 2024, a Montagnana una studentessa di 16 anni, dopo aver chiesto di andare in bagno, è precipitata dal secondo piano della scuola, perdendo la vita. Dopo aver chiesto alla docente di andare al bagno, la 16enne è stata ritrovata senza vita nel cortile della scuola. Per gli inquirenti, la prima ipotesi sull'accaduto sarebbe un gesto volontario della giovane, la quale si sarebbe lanciata da una finestra al secondo piano della scuola. La caduta al suolo, purtroppo, è stata fatale.
A questa si aggiunge anche la vicenda dello scorso 13 settembre 2024, in cui Vasilij Zampese, 23enne di Romano d'Ezzelino (Vicenza), si era tolto la vita lanciandosi dall'undicesimo piano del grattacielo Europa, in piazzetta Conciapelli a Padova. Sulla vicenda, le indagini avevano rivelato come il ragazzo fosse stato vittima di stalking da ormai lungo tempo, da parte di alcuni ragazzi della zona. Poco prima del tragico gesto, il ragazzo aveva pubblicato su Instagram una serie di storie, che avevano lasciato trasparire un malessere profondo.
Se ne avete bisogno, non esitate a chiamare
In caso di necessità, sono disponibili diversi servizi di supporto, partendo con il numero verde anti-suicidi della Regione Veneto (al numero: 800 33 43 43), attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, nel quale rispondono dieci psicologi, nella massima riservatezza. A questo, si aggiunge anche il Telefono Amico, al numero gratuito: 02 2327 2327; o su WhatsApp al numero: 324 011 7252.