"Dacci la bicicletta e tutto quello che hai", 14enne minacciato e aggredito da due baby rapinatori

Nel pomeriggio di sabato, 9 novembre 2024, le forze dell’ordine sono intervenute per fermare una coppia di baby rapinatori di 15 anni, accusati di aver aggredito e minacciato un ragazzo di 14 anni, nei pressi della Parrocchia del Sacro Cuore, nel quartiere Arcella a Padova (in copertina: immagine di repertorio).

Minacciato con un coltello

L’intervento della Polizia di Stato è scattato in seguito a una segnalazione che denunciava il tentativo di rapina ai danni del giovane, aggredito da due coetanei armati di coltello. Stando a quanto ricostruito, i due 15enni avrebbero tentato di costringere la vittima a consegnare la sua bicicletta e tutto ciò che avesse di valore.

Di fronte al rifiuto, i rapinatori lo avrebbero aggredito, con uno che ha puntato un coltello allo stomaco del 14enne, mentre l’altro gli ha sferrato un pugno nell’addome. Fortunatamente, il ragazzo è riuscito a divincolarsi e a fuggire, chiedendo l’aiuto della Polizia.

Emesse due misure preventive

Raccolte le descrizioni fornite dalla vittima, gli agenti sono riusciti a rintracciare i due aggressori poco lontano dal luogo dell’accaduto. Uno dei due è stato trovato in possesso di un coltello "pattada" con una lama di 8 centimetri.

Entrambi i 15enni, uno di origine balcanica e l’altro asiatica, sono stati portati in Questura e denunciati per tentata rapina aggravata e possesso di arma. Nel corso delle indagini, è emerso che la stessa vittima era stata già minacciata dagli stessi due adolescenti solo due giorni prima, quando i baby rapinatori avevano cercato di estorcergli 20 euro, minacciandolo sempre con un coltello.

Vista la gravità degli episodi, il Questore di Padova, Marco Odorisio, ha emesso due misure preventive: un Avviso Orale e un Daspo Willy, vietando ai due delinquenti l’accesso agli esercizi pubblici della zona del Sacro Cuore per i prossimi due anni.

"Credo si imponga una profonda riflessione che deve interessare noi adulti in quanto genitori, se i ragazzini frequentano le vie e le piazze, girando armati di coltelli", afferma il Questore Odorisio. "Non è la prima volta che ci imbattiamo in minori che in occasione di controlli sono risultati essere in possesso di armi bianche, talvolta utilizzate per commettere reati, come nel caso in esame".

"E’necessario stare più vicini ai nostri ragazzi per conoscerli a fondo ed indirizzarli verso una piena consapevolezza del valore o del disvalore sociale delle loro condotte, al fine di avviarli ad un processo di responsabilizzazione con sé stessi e verso il prossimo ed evitare pericolose derive".