Contestazione emblematica

In cima a una gru per protestare contro gli stipendi arretrati, la protesta di tre operai a Padova

Badoer (CGIIL): "Gli appalti a cascata, quella condizione, quella legge, crea una giungla incontrollabile. Con quale risultato? Che alla fine pagano semplicemente i lavoratori"

In cima a una gru per protestare contro gli stipendi arretrati, la protesta di tre operai a Padova
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E' una protesta clamorosa quella avvenuta nella mattina di martedì 5 novembre 2024 a Padova, nei pressi del cantiere dello studentato universitario in costruzione nell’ex convitto Sacro Cuore di via Belzoni. Tre operai, esasperati dai mancati pagamenti, sono saliti su una gru chiedendo di essere ascoltati (in copertina: gli operai in cima alla gru - fonte: TGR).

Dove sono le leggi?

Il gesto, simbolo di una condizione lavorativa ormai insostenibile, riporta all’attenzione pubblica il problema dei lunghi intrecci di appalti e subappalti che spesso penalizzano chi lavora nei cantieri. Uno degli operai coinvolti ha espresso la sua frustrazione in un’intervista al TGR:

"Loro non mi danno soldi. Come faccio ad aiutare la mia famiglia, a vivere qui. Vogliamo sapere qual è il problema, perché non danno questi soldi. Vogliamo sapere pure dove sono le leggi e chi deve seguirle, noi stranieri o gli italiani?".

A fare da eco agli operai è la CGIL, rappresentata dal Segretario FILLEA Gianluca Badoer:

"E' una protesta eclatante, un segnale di esasperazione, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso", afferma il sindacalista. "Gli appalti a cascata, quella condizione, quella legge, crea una giunga incontrollabile. Con quale risultato? Che alla fine pagano semplicemente i lavoratori".

Gianluca Badoer

La Fillea CGIL ha inoltre denunciato le condizioni di lavoro all’interno del cantiere, parlando di inosservanza delle norme contrattuali, di salute e sicurezza.

Gli studentati sono una fonte di guadagno

La protesta si inserisce in un contesto di trasformazione per la città di Padova, dove il bisogno di alloggi per studenti è in crescita. A riguardo, Gianni Fre, presidente di ASPESI Triveneto, ha affermato:

"C’è bisogno anche a Padova di 5000 alloggi. Dalle nostre indagini, 1500 sono già in realizzazione".

Accanto al progetto di via Belzoni, sono in costruzione altre strutture in via del Pescarotto e nell’area ex Ifip, che rispondono all’interesse dei privati verso un settore in rapida crescita e con ottime prospettive di guadagno.

"Guardano al mercato degli studentati, hanno un’incidenza del 45% circa sulla parte residenziale", conclude Fre. "Quindi un fatturato importante, con delle rese importanti".

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