Carabiniere accoltellato al Pronto Soccorso di Cittadella, i sanitari: "Servono spray al peperoncino o taser"
Convalidato l'arresto del 34enne che ha aggredito personale medico e militare. Il commento di Zaia: "Bisogna legiferare in maniera paurosa, pesante"
E' stato convalidato l'arresto del 34enne che sabato scorso, 2 novembre 2024, ha aggredito personale medico e militare nel pronto soccorso dell'ospedale di Cittadella.
Il momento dell'aggressione
Il drammatico episodio si è consumato quando il 34enne, riuscito ad entrare nell'area dedicata ai codici bianchi, ha attaccato un infermiere, ferendolo al braccio. Già in cura per problemi psichiatrici, il soggetto aveva scatenato il panico poco dopo il suo arrivo nella zona dei codici bianchi, attaccando con un coltello prima un infermiere e un medico e in seguito due carabinieri intervenuti per fermarlo.
"Io ero presente in servizio - racconta in un'intervista al TGR l’infermiere Luca Grande - Abbiamo questa persona, seguita dal servizio di igiene mentale, che è riuscita a entrare inizialmente nell’area dei codici bianchi, ferendo un collega al braccio. E andando verso gli ambulatori ha trovato un medico che, per senso del dovere, ha difeso anche gli altri pazienti, interponendosi tra l’aggressore e questi ultimi, per cercare di salvarli".
Tra i feriti, il più grave è stato un vice brigadiere dei Carabinieri, accoltellato al volto e al collo durante l'intervento per fermare il 34enne. Ricoverato d’urgenza, il militare è stato operato e, fortunatamente, dimesso con alcuni punti di sutura e un periodo di convalescenza.
"Grazie al nostro intervento abbiamo scongiurato più gravi conseguenze. Purtroppo il nostro militare è rimasto ferito, ma si rimetterà. Ha avuto qualche giorno di convalescenza", commenta al TGR Michele Cucuglielli, comandante provinciale dei Carabinieri di Padova, in merito all'azione tempestiva delle forze dell’ordine contro il 34enne.
Nella giornata di martedì 5 novembre 2024 è stato convalidato l'arresto per l’aggressore.
Si chiede più sicurezza
Le indagini proseguiranno per chiarire i dettagli di una vicenda che riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici. Nel frattempo, anche da parte del personale ospedaliero, si richiedono delle misure atte a prevenire questo tipo di episodi.
"Il fatto che questi episodi si ripetano e con un’escalation sempre maggiore, con atti di violenza sempre più con cattiveria, è grave", continua Luca Grande al TGR. "Noi chiediamo che il personale infermieristico e medico sia dotato di spray al peperoncino o se non a livello provocatorio, farci fare dei corsi per l’utilizzo dei TASER".
Il commento di Zaia
Di recente, anche il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha rilasciato un commento in merito all'episodio di Cittadella, mostrando la propria vicinanza al Carabiniere ferito e al personale medico coinvolto, e ringraziando l'Arma dei Carabinieri per il rapido intervento che ha permesso a fermare il malvivente:
"Io vedo molto spesso gli esiti che mi vengono segnalati degli accessi in pronto soccorso. E succede di tutto contro le forze dell’ordine. Ho subito telefonato al primario in quella giornata, portando la mia vicinanza e ringraziandoli, perché lì c’è stata una colluttazione: c’è stato il medico coinvolto che ha usato il piedistallo della flebo per allontanare questo malvivente; e c’è stato un Carabiniere gravemente ferito per difendere un’operatrice. Non capisco per quale motivo si debbano usare modalità normali per valutare questi fatti".
"Ma scusate, una persona che entra in un pronto soccorso, innanzitutto attenta alla vita, all’incolumità degli operatori, e questo è già gravissimo. Dopodiché, valutiamo un altro aspetto: ha interrotto l’attività che potrebbe aver messo a repentaglio la vita di qualcun'altro, magari un codice rosso che doveva essere curato. Quindi, ci sono degli aggravanti veramente forti".
"Io spero - conclude il Governatore - che anche su questo fronte si legiferi. Bisogna legiferare in maniera paurosa, pesante. Poi, ringrazio i Carabinieri perché hanno fatto un’operazione che è unica. Di fatto, al frontman che è stato ferito va tutta la mia vicinanza e il mio ringraziamento, e poi anche all’Arma dei Carabinieri che è stata repentina a intervenire. Ho parlato con il Generale De Liso subito dopo, e devo dire che sono stati veramente bravi".