Neonata morta a Piove di Sacco: Melissa Russo è stata trasferita agli arresti domiciliari in Puglia
La giovane, assistita dallo stesso avvocato d'ufficio, ha scelto di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia. Nel frattempo, verrà effettuata l'autopsia sul corpo della neonata, nella speranza di fare chiarezza sull'accaduto
È stata trasferita in Puglia per scontare gli arresti domiciliari Melissa Russo, la 29enne italo-brasiliana accusata della morte della figlia neonata, avvenuta in circostanze ancora da chiarire, in un appartamento sopra un night club di Piove di Sacco.
E' rimasta in silenzio
La ragazza ha lasciato il tribunale di Padova nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 31 ottobre 2024, avvolta in un velo nero, e sarà ospitata dai genitori a Cassano delle Murge (Puglia), come stabilito dalla giudice per le indagini preliminari, Domenica Gambardella. La misura cautelare è stata disposta per scongiurare il rischio di fuga.
L'accusa sarebbe quella di omicidio pluriaggravato, dopo che gli inquirenti hanno ritenuto che la madre fosse lucida e pienamente consapevole di quanto commesso, nell'appartamento situato sopra il locale "Serale" di Via Borgo Padova a Piove di Sacco, dove lavorava. La giovane, assistita dallo stesso avvocato d'ufficio Marco Gianese, ha scelto di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia.
Una rete di prostituzione nel locale
Oltre alla tragica vicenda dell'infanticidio, la Procura ha aperto un ulteriore fascicolo per indagare su un presunto caso di sfruttamento della prostituzione.
Oltre a Melissa, le forze dell'ordine stanno esaminando anche le responsabilità di una collega della donna e dei due titolari del night club. Ad aggravare la situazione sarebbe il fatto che l'intervento del 118 sarebbe stato richiesto in ritardo, sollevando sospetti sul ruolo degli altri presenti.
La tragedia
Melissa Russo, residente da pochi mesi in Veneto dopo essersi trasferita dalla Puglia, è attualmente sorvegliata nel reparto di Ginecologia dell’Ospedale di Padova. Arrivata a Piove di Sacco già incinta, aveva cercato di nascondere il più possibile la gravidanza, continuando a lavorare per club "Serale" di Via Borgo Padova.
All'arrivo dei soccorsi, i medici avrebbero trovato la neonata quasi completamente immersa nel water, con il livello dell'acqua prossimo a traboccare. Un particolare che, come riferito dai Carabinieri in un loro recente comunicato, appare indice evidente di un intervenuto scarico dello sciacquone, evidentemente successivo al blocco dello scarico causato dalla testa della neonata.
Attesa per l'autopsia sul corpicino della bambina
Un’autopsia sarà eseguita sul corpo della neonata, elemento cruciale per fare chiarezza sulle cause del decesso, compreso il sospetto di annegamento. I risultati potrebbero fornire nuovi elementi per delineare le responsabilità e definire eventuali complicità nella vicenda.