Aperto un fascicolo

Autovelox, otto Comuni padovani sotto inchiesta per falsità ideologica: ecco di quali si tratta

L'inchiesta della Procura di Padova su autovelox non omologati e piani del traffico inesistenti. L'esposto dell'Associazione Veneta Autovelox svela le irregolarità

Autovelox, otto Comuni padovani sotto inchiesta per falsità ideologica: ecco di quali si tratta
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La Procura di Padova ha aperto un'inchiesta contro otto Comuni in seguito a presunte irregolarità legate all'installazione degli autovelox. L'accusa principale riguarda la falsità ideologica, in quanto diverse installazioni risulterebbero non omologate e prive di una pianificazione del traffico, suggerendo che gli autovelox siano stati utilizzati non per la sicurezza stradale, ma per aumentare le entrate comunali.

Non per proteggere, ma per "battere cassa"

L'inchiesta è stata avviata grazie all'esposto presentato dall'Associazione Veneta Autovelox (AltVelox), che ha denunciato irregolarità sistematiche nell'uso degli autovelox da parte dei Comuni di Cittadella, Fontaniva, Galliera Veneta, Carmignano di Brenta, Villa del Conte (due velox, di cui uno preso di mira dal famoso "Fleximan"), Camposampiero, Piove di Sacco e Padova.

Secondo AltVelox, gli apparecchi sarebbero stati posizionati in punti strategici non per proteggere la sicurezza degli automobilisti, ma per "battere cassa".

"In numerose occasioni - scrive Altvelox in un comunicato - è stata trasmessa al Prefetto di Padova, Sezione Polizia Stradale di Padova, Servizio Polizia Locale PD1A, ANAS Spa, formale richiesta con accesso agli atti, per ottenere copia relazione tecnica semestrale sulla incidentalità della S.S.53 in riferimento ai punti di installazione autovelox o loro immediate vicinanze, redatta dalla Commissione Permanente Provinciale istituita alla Prefettura di Padova, ma senza mai ottenerla.

Si ha così il dubbio che le installazioni autovelox siano state autorizzate senza avere chiaro il quadro riferito all'incidentalità delle strade (sui punti di installazione o loro immediate vicinanze) dell'ultimo quinquennio - presupposto essenziale ed insindacabile anche dal Prefetto".

Le indagini riguardano una decina di apparecchi installati senza la corretta omologazione e in assenza di un piano organico del traffico, sollevando dubbi sulla legittimità delle multe emesse. Stando a quanto riportato dal comunicato di AltVelox, si tratta di dispositivi installati lungo la Strada Statale 53.

Dati alla mano

A questo, AltVelox rincara la dose, mostrando i numeri pubblicati dalla Regione Veneto in merito ai sinistri e decessi registrati lungo la S.S.53, al di fuori del centro abitato, nei Comuni in questione.

"I dati pubblicati dalla Regione Veneto, non specificano però la natura e la dinamica dei sinistri, pertanto non è dato a sapere, se le cause o concause di essi siano determinate dall'alta velocità. Gli indicatori ci determinano che il numero di incidenti non supera la media nazionale, dato invece obbligatorio per installare gli autovelox".

Fonte: AltVelox

Al momento, la Procura sta cercando di capire se le apparecchiature siano state omologate correttamente e se rispettino le normative vigenti. In caso di irregolarità, potrebbero esserci conseguenze legali per i comuni coinvolti, nella speranza che si arrivi a una revisione delle politiche di installazione degli autovelox.

Commenti
Paolo Galante

Un occhiatina la darei anche a quello installato sul tratto di tangenziale a 70 all'ora, due corsie di marcia e corsia di emergenza per ogni senso, nel comune di Albignasego

Giorgio Cattelan

Finalmente si dà ragione alla voce degli utenti -contribuenti anche contro gli abusi d'ufficio in materia sanzionatoria.

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