Napoli col cuore in mano in strada per seguire a distanza i funerali a Padova di Chiara Jaconis
In Prato della Valle le esequie della 30enne colpita fatalmente da una statuina. Una veglia anche a Napoli, tra il calore e la vicinanza del popolo
Oltre 2mila persone hanno partecipato a Padova ai funerali di Chiara Jaconis, la giovane padovana rimasta uccisa il 15 settembre scorso a Napoli in un tragico incidente, una statuetta caduta dall'alto ai Quartieri Spagnoli.
Proprio qui, a Napoli, è stata organizzata questa mattina, martedì 23 settembre, una veglia in onore della ragazza: l'addio del popolo napoletano e le preghiere per una famiglia sconvolta dal dolore.
E noi di Prima Padova c'eravamo, per ricordare Chiara.
Oggi i funerali di Chiara Jaconis a Padova
Padova si ferma per l'ultimo saluto a Chiara Jaconis, vittima di un tragico incidente avvenuto mentre si trovava in vacanza a Napoli. La 29enne camminava per i Quartieri Spagnoli con il fidanzato, quando è stata fatalmente colpita da una statuetta d'onice caduta dall'alto.
I funerali della giovane si sono tenuti questa mattina nella basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle a Padova.
Sulla bara, di un legno chiaro, sono stati deposti sei girasoli. In cima alle scale che conducono all'altare, poi, c'era poi fissa una foto della ragazza, sorridente. Un grande dolore segnato sui volti del papà di Chiara, Gianfranco, la mamma Cristina, la sorella e il fidanzato Livio, che si trovava assieme a lei nel momento in cui è avvenuta la tragedia.
Il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
Alle esequie di Chiara Jaconis è stato inviato, in rappresentanza, il Gonfalone del Comune di Napoli, mentre l'assessora al Turismo Teresa Armato, che ha supportato la famiglia in quei tragici momenti in cui la 30enne è stata ricoverata all'ospedale del Mare dove poi è deceduta, in occasione dei funerali ha dichiarato:
"Sono ore difficili. Per l’ultimo saluto a Chiara l'Amministrazione partenopea ha testimoniato la vicinanza con un cuscino di fiori e il Gonfalone scortato dai vigili per esprimere il cordoglio dell’amministrazione e di tutta la città."
"Il suo volto ha toccato in modo particolare la città di Napoli che ci ha stupiti per l'affetto e la grande vicinanza" - ha sottolineato il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, in un messaggio inviato alla famiglia in occasione dei funerali.
I Quartieri Spagnoli di Napoli si stringono al dolore
Napoli non ha dimenticato Chiara: una figlia, una sorella, un'amica. Una ferita indelebile per chi, quel maledetto pomeriggio, ha aperto le braccia per cogliere da terra la 30enne e per confortare papà Gianfranco.
Il videoservizio della nostra Chiara Conte:
A 700km da Padova, dove si sono celebrati i funerali, anche Napoli, e i Quartieri Spagnoli, hanno voluto far sentire il proprio calore e la vicinanza alla famiglia Jaconis.
In molti questa mattina si sono riuniti fuori l'altarino adibito per il ricordo di Chiara. Una preghiera, una lacrima, un pensiero.
Un affetto smisurato quello provato dal popolo napoletano per la ragazza. Impossibile varcare la soglia di quell'angolo di strada, lì dove Chiara si è accasciata senza trovare più risveglio, e non avvertire l'amore, la disperazione, l'affetto, il dolore.
C'è chi ha portato i girasoli, un fiore che simboleggia la luce e la vita. Chi, invece, incornicia una fotografia della giovane sempre sorridente.
In contemporanea con la Basilica di Santa Giustina, cittadini, turisti, si sono così riuniti fuori Vicoletto Sant'Anna di Palazzo per recitare una preghiera e mandare il più profondo cordoglio a papà Gianfranco, mamma Cristina, la sorella Roberta e il compagno Livio.
Ancora molto lo sgomento verso chi ha visto Chiara spegnersi lentamente senza collaborare con la giustizia.
"Non sappiamo chi sia la famiglia a cui appartiene questa maledetta statuetta. Non la conosciamo. L'unica cosa che sappiamo è che nessuno da lì si è degnato di scendere in strada o dare una mano" - ci rivela una cittadina dei Quartieri.
Napoli vuole giustizia, ma più di tutto pace per una ragazza il cui destino è stato spezzato troppo presto.